venerdì 20 giugno 2008

diario politico

128 voti di preferenza, esattamente come l'altra volta, il mio target è definito. Quella che è cambiata radicalmente è la capacità di raccogliere preferenze. Altri numeri inquietanti: 1800 asseminesi nel giro di due mesi hanno deciso di non votare PD come avevano fatto alle politiche. Credo che questo dato chiarisca il mio scetticismo su quanti considerano questa una "sconfitta accettabile", perché siamo il primo partito. Considero preoccupante anche la sottovalutazione del fatto che si sia perso al primo turno, quasi fosse una delle tante variabili e non la risultante dell'incapacità di stringere accordi, questo anche in presenza di un evidente insofferenza della maggioranza che lo ha sostenuto nei confronti di Paolo Mereu. Chi sa di politica anche solo un poco capisce che non siamo ben messi. Quando il partito è in difficoltà ritorna la leggenda metropolitana che qualcuno da fuori rema contro per soffocare il nostro sviluppo, lo dico anch'io ogni tanto, solo per pigrizia, perché è evidente che quelli che remano più tenacemente contro siamo noi stessi. Alla Lecis si è deciso di proporre un assemblea da concordare con il partito per l'analisi del voto. Alcuni dei presenti hanno confessato una qualche attenzione verso questo blog, spero che qualcuno mi aiuti nei resoconti.
Buonanotte

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Contrariamente a quello che si è soliti affermare talvolta i numeri sono un opinione, a maggior ragione nella fase successiva ad una competizione elettorale.
Assisteremo alle più stravaganti interpretazioni sui risultati elettorali, ognuno nel tentativo di affermare la prevalenza della sua tesi: il PD ha perso, ha vinto, ha preso più voti delle politiche, meno voti delle precedenti amministrative ecc. chi più ne ha più ne metta.

In realtà ogni elezione fa storia a se e poichè di volta in volta mutano le circostanze, le condizioni, un paragone è privo di senso.
Si cercherà di individuare i responsabili della sconfitta, di sovvertire il presunto gruppo dirigente che ha governato il Pd in questa fase di transizione.

Ma il nodo fondamentale che il PD deve sciogliere nell'immediato è uno:
occorre prendere la consapevolezza che il sistema bipolare soprattutto nelle realtà locali, non è riuscito ad affemarsi.
A fronte di questa constatazione dobbiamo trarre le conclusioni: proseguire decisi verso la strada dei duri e puri (come abbiamo fatto in questa competizione elelttorale) e aspettare una ulteriore evoluzione della bipolarizzazione o prendere in esame eventuali alleanze che fuoriescono da un criterio di rigorosa omogeneità.

Tutto il resto le accuse, la ricerca di responsabili ad ogni costo serve a dare soddisfazione alla rabbia dei singoli insoddisfatti, ma non aiuta la crescita del PD ne tantomeno risolve il dilemma davanti al quale ci troviamo di fronte.

Pisincheddu ha detto...

Un partito riformista dovrebbe essere una grande forza di integrazione sociale. I suoi argomenti principali dovrebbero essere altri che le alleanze.
Dovrebbe avere un rapporto costante con i quartieri, con il mondo produttivo, con i giovani.
Dovrebbe farsi promotore di iniziative volte ad informare e ad informarsi.
Dovrebbe creare una classe dirigente all’altezza delle istituzioni che si candida a governare.
Dovrebbe…
Dovrebbe…
E poi, alla fine, i numeri cessano di essere un’opinione e, ammesso e non concesso che i “dovrebbe” si siano trasformati in attività quotidiana, in una competizione di 7 contro 3 si perde.
Sigh!

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con l'analisi di Basilio, d'altronde si chiama "competizione" elettorale, c'è chi vince e chi perde. Chi perde deve per poter ricostruire qualcosa accettare di aver perso e cercarne le cause per non ripetere gli errori fatti. Non ricordo, sottolieneo che i miei ricordi sono limitati agli ultimi 20 anni,che si sia mai perso al primo turno, cosa da non sottovalutare; non trascurerei nemmeno le cause del forte astensionismo, che è un segnale, quasi una dichiarazione di voto. La parte del PD della Margherita, ha avuto veramente un buon risultato, sono loro quelli che hanno "tirato", non ho sottomano il numero delle preferenze, ma mi sembra che in quattro ne hanno preso quasi il triplo degli ex DS, per non parlare del fatto che non è stata eletta nessuna donna, mi fermo qui. Forse primo partito, ma "in mano" alla parte moderata, gli elettori l'hanno sottolineato abbondantemente.

Anonimo ha detto...

Mi sono dimenticata di firmare, il commento delle 11.08 l'ho scritto io.

Anonimo ha detto...

Monica non farmi perdere tempo in calcoli inutili, perchè anche se fosse stato vero?
Comunque
ex Margherita: Scano, Meloni,Lecis, Nioi A., Masala, Saitz= 1214
Ex Ds Serra, Beretta, Nioi I., Mammarella, Cubeddu, Saddi,Scalas, Zanda,Bachis, Calabrese, Vistosu= 1473.

Anonimo ha detto...

Francesco scusami ma ribadisco che il gruppo dei moderati ha avuto dall'elettorato un riscontro che li pone come gli elementi di spicco nel gruppo consiliare.
Da notare che:
gli ex Margherita con 6 candidati hanno 202 voti di media a testa,
gli ex DS con 11 candidati hanno 133 voti di media a testa.
Stando a queste medie 11 Margherita avrebbero avuto 2.222 voti di preferenza mentre 6 DS avrebbero portato 798 voti. Questo calcolo per chiarire ulteriormente qual'è stato il reale peso dei moderati all'interno del PD. Il calcolo non comprende il candidato Filippo Spano, notoriamente vicino all'area cattolica-moderata. Se poi consideriamo esclusivamente il Gruppo Consiliare e lo dividiamo tra area moderata e ex sinistra solo considerando i nomi che mi hai citato qui in alto siamo, considerando che ho solo i dati pubblicati nell'Unione Sarda, a 802 per gli ex Margherita e 349 per gli ex DS. Da qualunque punto di vista tu voglia vederla il contributo dato dai moderati in termini di energie disponibili in relazione ai risultati si dimostra sempre maggiore a quello dato dalla parte più "riformista". Questi sono numeri, per quanto riguarda le opinioni tutti siamo liberi di avere quelle che preferiamo.

Anonimo ha detto...

noiosi potete essere?la vita va avanti.

Pisincheddu ha detto...

Monica, hai dimenticato gli ex PCI, DC, PSI, PSDI, PSIUP (è esistito davvero), e gli ex-calibur.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, sapete che ci sono già in giro degli ex PD convinti di aver vinto le ex amministrative di Assemini? Prendete esempio da Decimo dove col "Partito Democratico Delle Libertà" hanno vinto le elezioni, se fate i conti anche ad Assemini PDL + PD avrebbero preso la maggiranza dei voti e per arrivarci dovete fare solo ancora un piccolo sforzo poi potrete vincere davvero, senza il mio voto s'intende.

Anonimo ha detto...

Scusate, potreste pubblicare da qualche parte l'elenco dei voti dei singoli candidati del PD e chi e' stato eletto nella minoranza dei vari partiti della coalizione? Io ancora non ho capito nulla.
Grazie

Pietro

Anonimo ha detto...

Valerio la prossima volta che ti becco dal barbiere i capelli te li taglio io.
Scusa scherzavo, ora passimao alle cose serie, ma tu per chi hai votato alle politiche per il PDCI oppure per rifondazione comunista, sinistra critica, partito comunista lavoratori, sinistra democratica.

Pisincheddu ha detto...

Per Piero ecco gli eletti nella minoranza:
PD - Simone Rivano
PD - Tonio Scano
PD - Fabio Meloni
PD - Filippo Serra
PD - Pucci Berretta
PD - Ignazio Nioi
PD - Francesco Lecis
Cittadini per il Rinnovamento -
Ignazio Melis

Anonimo ha detto...

Ma chi e' Filippo Serra?!?!?!
Io non l'avevo mai sentito nominare !
Come ha fatto a prendere i voti per essere eletto?

Anonimo ha detto...

Rispondo a pietro per dire a francesco che Filippo Serra non è del pci-pds-ds, fa parte della rosselli...
altra storia altri valori.

Anonimo ha detto...

Alla luce di tutto questo..
Francesco rifai i calcoli please!
Parliamo di futuro e legalità,del nostro lavoro fatto con libera e don ciotti, abbiamo sempre sostenuto che i mafiosi o coloro che sono stati condannati , non potessero far parte del nostro partito.
se non mi sbaglio ,in un non ben precisato organo di una non ben precisata città, c'è nel pd un uomo finito in carcere, -qui vorrei essere travaglio per conoscere la vicenda giudiziaria-
ma io sono santiago e faccio il pescatore.
Parlavamo del futuro.Con l'occasione vorrei esprimere una umile opinione, molto breve..
Un uomo!che ha avuto guai con la legge.Non è una bella immagine per un partito, immaginiamo per un secondo se veltroni fosse un petroliere, cosa penserebbe la gente di uno che sposta le pompe di benzina da una part all'altra del paese, pur di avere le pompe meglio posizionate sulle strade, superstrade e autostrade.
E se veltroni fosse anche già stato condannato per abuso d'ufficio, continuereste ad avere fiducia in lui?
La mia umile risposta è io no, e penso che un individuo del genere debba essere isolato politicamente, sia perchè chi va con lo zoppo.... e poi anche perchè zoppicando con gli zoppi si diventa zoppissimi!
Insomma,se veltroni si dovesse fare una segreteria fatta di persone che pur non agendo come egli,non impedeiscono a veltroni di fare quete operazioni quantomeno la segreteria pur non essendo in torto con la legge sarebbe ugualmente colpevole-complice.

I partiti devono dire no a queste persone, i deboli e i facili penseranno che i potenti sono come le montagne, noi siamo molto più grandi della montagna se ci mettiamo un a finco all'altro, il disonesto deve essere cacciato.
Mi rendo conto che è complessa da leggere, forse altri esempi sarebbero stati più immediati, ma la vita è cosi..
C'è chi scende e c'è chi sale..
La benzina però sale sempre!
Cavolo è tardissimo ,ma questo blog me piace.
se po fà..