sabato 21 giugno 2008

diario politico

Poche o nessuna novità ha parte i commenti sul versante politico, ancora qualche ritardo sulla proclamazione, ma pare che abbiamo perso. Mi incuriosisce un fenomeno ormai consolidato: concetti quali "accordo politico" o "alleanza", rimandano automaticamente a un disvalore. E' in questo clima che non siamo stati capaci incalzare l' Italia dei Valori, che era in condizione di presentare una lista più forte a sostegno di Simone. Per non parlare di quanto poco si sia provato a costruire con sardisti, socialisti, udc, ecc. ecc.. Mi ha impressionato che, malgrado l'oggettiva difficoltà nei tempi e nei numeri, si sia tenuto un approccio come dire, superbo se non superficiale nei confronti delle altre forze politiche. Non so se un atteggiamento diverso avrebbe cambiato lo stato delle cose, so che adesso ci rimangono solo le attenuanti generiche per giustificare un evidente errore politico, che mi auguro sia servito da lezione. Sul versante continentale soffiano venti da autunno caldo e io ripasso l'inno di Mameli.
Buonanotte

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non giochiamo allo sfascio: il PD è un incontro di persone provenienti da culture e valori diversi che si incontrano per una finalità comune. Se partiamo dal presupposto che la diversità di provenienza debba essere ghettizzata, la ragione stessa di essere del PD viene meno.
Volenti o nolenti la Rosselli è stata parte integrante del PDS e dei DS è lo è tuttora del PD. Con tutti i suoi limiti, le sue peculiarità e la sua concezione del partito.
Il PD non ha senso se queste diversità non riescono a coesistere.

x Santiago
La legislazione italiana prevede il principio di presunzione di innocenza, per cui sino a che non interviene una sentenza di condanna nessuno è colpevole. Il Cpp prevede però che per esigenze di garanzia talvolta sia disposta la custodia cautelare in carcere( quando pur non avendosi certezze sulla colpevolezza si ritiene di avere indizi a sostegno della pericolosità del soggetto e vi è per es. pericolo di inquinamento delle prove).
Talvolta accade che un soggetto nei cui confronti sia stata disposta la custodia cautelare venga poi assolto perchè il Giudice non ha ritenuto sufficienti le prove raccolte dal PM.
E’ quello, se non ricordo male, che è accaduto all’uomo di cui parli, ma In Italia si sa il fatto stesso di essere processati a prescindere dall ’esito equivale ad un condanna.

Per cui gli argomenti a sostegno della tua tesi devono essere altri, se cè un interesse personale dimostrabile allora la questione va affrontata politicamente ma sopratutto con cognizioni di causa specifiche, ma allora chi né è a conoscenza deve avere il coraggio di rendere gli altri edotti, altrimenti è solo diffamazione che non aiuta ma danneggia.
La forza di alcuni non deriva tanto da se stessi quando dall’importanza che gli riconoscono i nemici.

Anonimo ha detto...

ja