giovedì 26 giugno 2008

cronaca di una tribù













Spesso si è fatto il paragone tra la Festa a Montelepre e la Festa dell'Unità, in fondo è normale molte delle cose che sappiamo fare le abbiamo imparate li. Negli anni ottanta, io non ero ancora nel partito perché ero molto avanti (ancora mi capita di chiedermi dove), ad una Festa dell'Unità di Assemini suonarono gli Stormy Six, forse nel loro periodo migliore. Mentre io ero avanti quei vecchi comunisti si spaccavano la schiena per finanziare il partito e per dare a degli sbarbatelli della fgci la facoltà di dire la loro sulla cultura musicale di quegli anni. I compagni più anziani con l'attitudine al dibattito preoccupati delle spese folli dei giovani, nelle lunghe pause tra l'ultimo spettacolo e l'alba discutevano se fosse giusto o no pagare la birra consumata dai lavoranti. Gli esiti delle discussioni variavano, mentre immutabile, in quelle notti di calura, era il muraglione giallo delle cassette con i vuoti Ichnusa. E' solo dopo essermi iscritto che ho collaborato alla realizzazione di una festa. Ne ho fatte cinque mi pare, la più bella quella del 2000 in piazza Santa Lucia (Montelepre). In quella scuola ho imparato l'attenzione verso le cose che si notano solo se trascurate. Quell'esperienza mi è servita molto anche nel mestiere e non pochi colleghi mi danno del compagno per questo motivo. La festa nel quartiere è altra cosa, ma molte idee diventano possibili perché con molti altri ho condiviso quella esperienza. nella foto "Cinema Matteotti in allestimento".
Buonanotte

10 commenti:

Massimo Usai ha detto...

Sai chi era il presidente di quella Festa con gli Stormy Six? Ottavio.
Ed io ero vice-presidente. mi pare che l'anno dopo fui il Presidente (o qualcosa di simile).
La festa si svolse nel piazzale (allora polveroso, non che adesso non lo sia....) del Comune.
Ci credi se ti dico che la maggioranza dei "pensanti" del partito criticarono la scelta con gli Stormy Six? Non vorrei sbagliarmi, ma mi pare che quell'anno suono' anche MAria Carta alla stessa festa. (Ma i Dirigenti di allora criticavano lo stesso...;-P)
ciao
max

Anonimo ha detto...

Ho chiesto un incontro al nuovo editore al quale è "stata venduta" L'UNITA', per chiedere se è ancora permesso fare le feste usando il nome del suo giornale, chissà se risponderà in tempo per organizzare la festa?

Anonimo ha detto...

Poi in una edizione memorabile suonarono i Dead Souls.......scusate ma per me fu un grande giorno .Tony

Massimo Usai ha detto...

Ciao Tony, e ti ricordi chi fu "il genio" che propose i Dead Souls alla festa de L'Unita'!?!?
Doveva essere uno che capiva di musica, senza dubbio. Ah, che tempi, che gente. Sigh...

Max

ps) Control? hai visto Control?

Anonimo ha detto...

Ciao Massimo, mi ricordo benissimo tutto quanto .... ho visto Control l'ho scaricato con i sottotitoli ...sigh ... il mio pessimo inglese..... mi sono emozionato come non facevo da tempo..Quei tempi sono la spina dorsale della mia anima.
Tony

Anonimo ha detto...

Ah... chiaramente forza Espana.....per alcuni versi abbiamo piu' sangue in comune con loro che con certi italiani!!!
Torres decisivo.. peccato per quel cognome!

Anonimo ha detto...

Scusate se mi intrometto nei vostri dolci pensieri, ma vi ricordo che i Dead Souls suonarono gratis in cambio di birra a volontà. Chiamando i Rolling Stones si sarebbe risparmiato.
Scherzi a parte, oltre l'organizzatore, quel giorno, sul palco, c'era anche un grande batterista

Anonimo ha detto...

Ciao compagni,
visto che si parla di festa dell'Unità mi sento autorizzata a chiamrvi così...
Devo fare una piccola premessa, nella mia unica invasione barbarica in questa splendida piazza, compariva il mio nick, adesso, come tante spesso mi capita per tante altre cose, ho perso la password e non riesco ad accedere (ndr).
Non mi appassiona l'analisi del voto, anche perchè, da quanto ho capito, non è stata ancora fatta. Fanno capolino, piuttosto, le ragioni della sconfitta, ma quelle sono un'altra cosa e, soprattutto sono opinabili perchè personali. Purtroppo il mio contributo alla memoria musicale delle Feste è prossimo allo zero, mi ricordo anch'io Maria Carta e ho vivo il momento in cui un compagno dal palco annunciò il malore del compagno Enrico Berlinguer...

Anonimo ha detto...

E va bene, visto che son chiuso in casa a smaltire i postumi di una qualche influenza estiva, aggiungo anche il mio piccolo contributo.
E' tutto racchiuso in una lunga notte passata a fare la guardia al gazebo insieme a Marco parlando di Cina e di rivoluzione. Erano gli inizi degli anni '90 sono passati 20 annni ma una bella chicchierata con Marco me la rifarei volentieri.

Basilio Scalas ha detto...

Per Fabrizio: e avete tralasciato la terza internazionale?