martedì 1 luglio 2008

cronaca di una tribù

Ho impegnato il primo giorno di disoccupazione lavorando. Ho accompagnato un amico a fare un sopralluogo a Porto Cervo. E' stata la mia prima volta nell'empireo. Siamo stati accolti nel vecchio porticciolo dai referenti della Limòn Dance Company di New York, che a loro volta ci hanno condotto in una piazzetta dove vista l'ora, pochi umani non sardi si ritraevano usando come sfondo oltre un panorama di barche anche delle vetrine. Qui ci è stata presentata una signora molto magra e molto svizzera la quale ci ha gentilmente offerto un aperitivo. La prossima volta il Campari lo chiedo senza ghiaccio, servono una macchia rossa in mezzo agli iceberg. La svizzera era la responsabile del Consorzio Costa Smeralda e dopo una breve analisi di contesto, ci ha guidato con il sole allo zenith verso un ufficio, fresco ma angusto nel quale, una signorina brianzola dopo una breve attesa ci ha accomodati nella sala riunioni. Pochi minuti e la sala riunioni, fresca ma angusta si riempie della presenza di mister Ike Therry, cento chili di salute australiana. Stretta di mano e una smazzata di biglietti da visita  con molte informazioni. Dopo un minuto capisce che nessuno di noi conosceva la Delux Costa Smeralda e soprattutto la Colony, lo abbiamo costretto a citare Tom Barrack perché afferrassimo con quale mondo stavamo entrando in contatto. Il consorzio Colony, gli australiani evidentemente non amano le metafore, è il vero padrone del villaggio, anche l'Aga Kahn chiede il permesso e paga
l'affitto. Confortato dall'uguaglianza multinazionale ho capito perché i barconi all'ormeggio non potevano subire l'onta della tassa regionale, loro sono già una colonya. Due giovani ex tossico dipendenti, mi hanno ricordato che tutto il mondo è paese, anche loro non sardi, ben vestiti uno avvicinava i passanti parlando tre lingue oltre l'italiano per raccogliere fondi a favore di una comunità di Oristano ed ha sobbalzato quando ha letto della mia provenienza, "io conosco il sindaco che ha vinto, il dentista, è bravo e ci aiuta molto"ha esclamato felice. A quel punto il sobbalzo è stato il mio, un po mi sono sentito perseguitato, poi ho pensato che non è in fondo una cattiva notizia. Dopo poche ore ero di nuovo in Sardegna.
Buonanotte     

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma tutti questi immigrati extra comunitari, sono provvisti di permesso di soggiorno e visto d'entrata. Ripensandoci, ma non è che voi per entrare a Porto Cervo avete dovuto chiedere il permesso di soggiorno per motivi di lavoro?

Anonimo ha detto...

"Qualcosa in lui si era messo a tremare. Volta la testa dall'altra parte. (Oh merda! Se neppure gli stronzi sanno essere perfetti...)
Daniel Pennac

Anonimo ha detto...

Basilio, ti hanno mai detto che scrivi in un modo accattivante? I tuoi racconti hanno un bel ritmo, incuriosiscono, coinvolgono e spesso stimolano riflessioni. Da grande potresti provare a fare lo scrittore.
Bravo, mamma.