Buonanotte
martedì 8 luglio 2008
cronaca di una tribù
La tribù di oggi è quella aperta del blog. Comincio dalle cose importanti, stasera Max, ferito ma indomito è tornato a casa dopo la settimana di torture ospedaliere, gli approfondimenti li aspetto dalla sua viva scrittura. A proposito di scrittori, da buon vecchio lupo di mare Santiago, commentando il diario di domenica sulla presentazione della giunta, ha diluito veleni pesanti sugli incolpevoli giornalai o meglio sul destinatario della metafora, senza che io ci facessi caso. Sono stato fregato dal mio dannato vizio di fidarmi, i giudizi aspri da solitario che la sa lunga e la canta chiara, mi hanno distratto dalla perfidia destinata, non a caso ad un ambiente esterno alla politica. Se sarà l'ennesimo albero abbattuto o germoglio lo sapremo al rientro del pescatore, per quanto mi riguarda, oltre alle scuse per la disattenzione che giusto ieri ho messo tra i vizi capitali, me la caverò corrompendo un amico giornalaio con un caffè. Bentornata Antonella se sei d'accordo adottiamo un anonimo astioso, se no decidi tu, lo sopprimiamo come un tamagochi. E tempo di dormire, domani Alice discuterà la sua tesi di laurea e il babbo deve arrivarci preparato, ci sarà anche una roba al comune non ricordo bene, solo per questa volta, leggete l'Unione.
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18 commenti:
Dei super complimenti alla neo Dottoressa Scalas !!!
Grazie a Basilio e garzie a tutti voi per gli auguri o anche solo se mi avete pensato uan sola volta. Ho letto velocemente il blog, quello che avete scritto in questi giorni e glia rgomenti sono sempre interessanti. Sul mio blog qualcosa di piu' approfondito su questa mia assenza.
Intanto ci tengo a dire ad Anna che MAI e poi MAI mi canidera' nuovamente per Sindaco, non solo di Assemini ma in particolare di Assemini proprio....;-)
anche se avessi 14 partiti con me e il mio avversario fosse da solo.
Proprio una cosa che non mi interessa. La politica e' per gente giovane e io non lo sono piu', figurati quindi cosa penso di quella marea di cadaveri che hanno eletto ed hanno posti di primo piano nei prossimi 5 anni di Assemini. penso alle novita'c he tireranno fuori, sono anziani (diciamolo, dai...), pensionati, senza stimoli e spesso con solo la terza media. E' il 2008, ma questi non se ne sono ancora accorti.;-)
Ad ogni modo se ieri (almento tra noi) la buona notizia e' stata l'uscita dall'Ospedale da parte mia, oggi l'argomento e' veramente importante ed ingombrante per tutti noi: la Laurea di Alice e' una cosa stupenda e attendo il momento per festeggiare tutto cio'. Da casa mia mi apriro' una bottiglia di Prosecco e ne berro' un piccolo sorso in suo onore.
Ecco, la Laurea di mia figlia e' la cosa che mi interessa, non occupare il mio tempo da pensionato nel comune di Assemini, per quello c'e' il Cinema, il teatro, la lettura, la musica..e non uno squallido e deprimente palazzo comunale.
Ad ogni modo sono tornato, cavoli vostri..;-)
Ed ora che Alice ha preso 110 e lode alla sua giovane eta', mi auguro che il padre venga ispirato per il meglio, perche' ora e' "il terzo" a casa sua..;-P
Well done, Alice !
Finalmente trovo nuovamente il tempo per scrivere.
Auguri Massimpo per un rapida guarigione.
Sono convinto Basilio che la laurea di tua figlia sarà per te una delle più grandi soddisfazioni della vita. Sarà un po come se ti fossi laureato anche tu. Tutti i sacrifici fatti in questi anni, invvitabilmente anche quelli economici avranno avuto un senso.
Sarà un grande momento anche per tua figlia che sentirà di improvviso di aver percorso una tappa importante verso un grande risultato della vita: la cultura e l'indipendenza. Ma per lei sarà anche l'occasione per tirare le somme su quanto affetto e quanti sacrifici i genitori sono capaci di provare per i figli. Basta così altrimenti mi commuovo.
Concordo con Massimo siamo nel 2008 e molti politici locali ancora non se ne rendono conto.
15 anni fa ero forse il solo o comunque uno dei pochi laureati dal partito e venivo visto spesso con diffidenza, oggi sono uno tra tanti, molti preparati anche più di me, con competenze specialistiche importanti, alcuni più giovani di me e anche più spregiudicati. Insomma a volte ho l'impressione di essere un po superato, peccato ora che avevo raggiunto la maturità...
Ma la politica, le sedi di partito, dovrebbero essere un opportunità per confrontare le idee, per elaborare insieme progetti proposte.
Gli incarichi politici ( Sindaco, assessore ecc)dovrebbe essere brevi momenti di tempo, di sacrificio, che ciascuno di noi decide di dedicare alla collettività in determinati periodi della sua vità.
Invece così non è, personalmente anzi provo compassione, per chi è costretto a rinunciare alle gioe della vità stare con la famiglia con figli, andare al cinema ecc.
Insomma cè probabilmente chi non sa cosa si perde stando sempre a rincorrere poltrone....
X Basilio: beh, un milione di auguri a tua figlia e anche a voi. Questo non è un punto di arrivo, è solo un punto di passaggio, ma è molto importante. E' un bivio nel quale avete inforcato la direzione giusta. Avanti così.
X Francesco: Ma questo è un programma politico, sul quale ti sei pubblicamente impegnato. Riguardo all'età, non è un problema anagrafico finchè rimane la voglia di cercare di capire come funziona questo mondo.
Bene, data da annotare nel calendario. Complimenti ad Alice che devo dire non mi ha stupito per niente, non so perché ma non mi aspettavo niente di diverso, non ci crederete, ma da lei questo risultato mi sembra naturale. Pare abbia ereditato il meglio da Basilio e Anna. Chiaramente nessuno di loro sarà d'accordo trattandosi di rapporti tra figlia, babbo, mamma, marito, moglie, ognuno dirà di aver dato il meglio addossando i difetti agli altri, non è così ragazzi, ve lo siete meritato tutti, complimenti.
Per Massimo che dire, come in un telegramma di un gruppo di colleghi ad uno che per infortunio finì in ospedale: "sappiamo che stai meglio e non vediamo l'ora che tu torni torna intorno a noi".
Che giornata ragazzi! Mi vengono anche le citazioni.
Da domani però si riparla di politica e magari di quel che resta della sinistra, purtroppo la destra mi è del tutto indifferente, ma pare non soffrano per la poca considerazione
Prima le cose importanti: tanti a auguri ad Alice che non conosco personalmente... e tanti auguri ai suoi genitori che sono sicuro saranno più emozionati di lei.
Per passare ad altro non credo che il problema della politica sia l'età o il titolo di studio. Credo sia più importante l'obiettivo. Quanti di quelli che ci andranno ad amministrare avevano come aobiettivo quello di sentirsi arrivati, di aver conquistato la vetta? Per quanti l'obiettivo era trovare un modo di passare il tempo senza stare seduti in una panchina. E per quanti ancora l'obiettivo era quello di gestire meglio i propri interessi personali?
Chi si candida ad amministrare dovrebbe partire innanzitutto da un esame di coscienza.
Ho idee da proporre?
E poiché non credo ai tuttologi, ho la capacità di ascoltare?
Non abbiamo bisogno di commissari prefettizi seduti nelle poltrone dei consiglieri ma amministratori che abbiamo una visione meno miope dei problemi.
La gestione urbanistica ha come unico scopo la constatazione di ciò che è oggi Assemini? ha lo scopo di creare posti di lavoro a chi lavora nel campo edile? ha la capacità di incidere su un aspetto che modifica le abitudini, i consumi e in generale gli stili di vita dei cittadini?
La viabilità è stata pensata per andare più veloci? Per avere maggior sicurezza? E’ stata programmata (sigh!) tenendo conto dei parcheggi? della mobilità pedonale e di quella ciclabile? del trasporto pubblico?
Vabbè volevo solo far gli auguri a tutta la famiglia Scalas e magari chiedere qualche notizia sul primo consiglio comunale perché la curiosità voleva lì ma il lavoro non è stato dello stess parere.
Forse e' vero che non serve avere una Laurea per fare l'amministratore, pero' siamo negli anni 2000 da quasi 10 anni, ed abbiamo gente con terze medie o al limite con diplomi.
Per giunta gente che sta ad Assemini dalla mattina alla sera o al limite a Pula d'estate. Non sanno usare Internet, leggono al massimo l"Unione Sarda, non comprano libri da anni e non hanno mai visto un film al Cinema che non si "una cavolata per Natale", non vanno ne a Teatri o un concerto che non sia in una piazza di chiesa, di jazz, blues o reggae, manco sanno cosa sia, se fai il nome di Tarantino pensano che si "un pugliese" e credono che il Festival di San remo sia veramente una manifestazione musicale, se dici Dylan o Young pensi che stia facendo ironia e lo snob, inoltre si odiano uno con altro o sono figli di politici passati. Spesso figli e altre volte anche nipoti.
Insomma, che qualita' hanno? Conoscenza del resto del Mondo?
Quelle cose che chiedi tu, Fabrizio, la capacita' di saper anche ascoltare, si ottiene spesso e volentieri da quelli con le caratteristiche che ti dicevo. Si vede anche molto che il livello e' basso, e che la cultura arriva tra Five Sister e Supermercato/i vari.
Quando vanno fuori e' al limite a Elmas o Decimomannu o si ritrovano a Costa Rei o Santa Margherita, sempre tra di loro, a parlare di nulla convincendosi di stare a cambiare il Mondo.
Enrico
quoto Enrico al 100%. Bravo.
X Enrico:
Sarebbe bello conoscere la storia della tua vita, almeno per avere un metro di paragone e soprattutto per capire dove inizia la cultura e dove finisce l'intelligenza. Vedo presunzione. Non conosco quasi nessuno dei nuovi amministratori se non per sentito dire o per notizie riferite. Io penso che ogni persona abbia il sacrosanto diritto di scegliersi come trascorrere il tempo libero, che libri leggere e che musica ascoltare. Usciamo dallo stereotipo del personaggio tutto jazz e unità (meglio il manifesto). Possibile che non si riesca a trovare un metodo di confronto meno rozzo? Possibile che dobbiamo sempre misurare l'intelligenza altrui senza curarci di constatare la nostra? Viviamo nel terzo millennio, il mondo globalizzato, l'economia di mercato, la crisi energetica ect. e tu mi parli ancora di Bob Dylan? Non mi sento superiore a nessuno se ho visto il concerto di pavarotti al Madison Square Garden di New York, tantomeno quando ho ammirato l'ultimo Miles Davis a Marsiglia....sono piccole tappe della vita. Mi sono sentito un po meglio di quello che ero prima quando ho portato (in dono per conto di un'associazione)alcune tonnellate di derrate alimentari ad un orfanotrofio di una cittadina rumena. Oggi non ho nessuna voglia di dividere il mondo in buoni e cattivi in intelligenti e meno intelligenti. Assemini ha solo un disperato bisogno dell'apporto di tutti, anche il tuo, caro enrico (non so chi tu sia) magari quando puoi organizza un concerto di Claudio Lolli, ci andrei volentieri.
Per ora teniamoci quest'atmosfera da "miseria e nobiltà", Eduardo Scarpetta 120 anni or sono (1888) aveva capito come sarebbe andata a finire.
Valery
Brava, bene, bis!!! e' il tipico atteggiamento spocchioso che ci rende antipatici, e mi dispiace vederne tanti in questo blog...usare come metro di giudizio il numero delle rassegne cinematografiche viste al festival dell'incomprensibile. Ma basta questo per essere dei buoni amministratori? Ho vissuto sia a Roma che a Milano (non solo ad Assemini) e mi costa ammettere che la differenza tra la Moratti e Veltroni si vede...se il vostro ragionamento fosse fondato Roma dovrebbe essere anni luce avanti per merito della sensibilità culturale del suo ex Sindaco. Non è così. Si porta dietro un'arretratezza di almeno 20 anni. Non bastano le notti bianche o i festival del cinema, anche perchè la metropolitana la prendi tutti i giorni, la spazzatura la butti tutti i giorni, ma questi eventi si verificano solo una volta all'anno. E gli altri 365 giorni?
Car Anonimo, non so a cosa ti riferisca, ma per me personalmente le idee culturali di Veltroni sono la cosa piu' ridicola che abbia visto realizzarsi in Italia negli ultimi 20 anni.
per me il concetto della cultura non e' legato alle rassegne "a gratis", ma bensi ad altre inziative che partono 9acnhe) dalle scuole. La cultura e' quella che insegna la gente a pagare le tasse e capire che sono la base del vivere civile.
ma prima di andare avanti sarebbe bello capire se ho capito bene il tuo intervento.
Aggiungoc he Milano e Roma non sono buoni esempi di livello culturale in Italia, sia chiaro.
Hai ragione Massimo, in effetti la fretta mi ha tradito e non sono riuscita ad esprimere il mio pensiero in modo chiaro. Le carenze di cui ti lamenti, e di cui mi lamento anch'io, (in breve quella che alle medie si chiamava educazione civica) non partono però dagli amministratori locali, ma da livelli istituzionali più alti, agli amministratori locali si deve chiedere l'ordinario, agli altri lo straordinario.
Concordo anche sul fatto che la sfida tra Roma e MIlano è persa in partenza da entrambe le città. Tutte le volte che ritorno da un viaggio all'estero mi viene lo sconforto,l'ultima Barcellona il mese scorso, bella, vitale, moderna solare, come direste nell'U.K....challenging. Si arriva dall'aeroporto al centro con appena un euro, contro gli undici del Malpensa Express, spesi per fare lo stesso tragitto. Il mio ragionamento non si fondava, però, sulla supremazia dei fatti rispetto al peso della cultura, anche perchè Veltroni non ha espresso mai un pensiero forte, ma sul riscontro del quotidiano che i cittadini chiedono sia evaso dai loro governanti. E questa è un'altra nota dolente. Berlusconi ha vinto perchè ha parlato allo stomaco degli italiani. Noi continuiamo a non capirlo.Ti ricordi la vicenda dei bambini esculsi dalle scuole materne perchè figli di extra-comunitari irregolari? Il ministro Fioroni fece ricorso minacciando la Moratti di tagliare i fondi se non avesse ritirato la delibera. Sai che mio figlio non ha potuto frequentare una scuola comunale perchè non siamo residenti a MIlano? Ma qui ritorno sempre sull'esperienza personale, che non può fare testo per tutti e rischio di avvitarmi in un ragionamento troppo individualista e noioso. Non ho titoli per esprimere giudizi sull'operato di mio padre, non sarei credibile, ma posso dissentire dall'acrimonia di certi interventi dei vari rivoluzionari e anonimi da 1 a n che non dimostrano nessuna differenza di spessore tra questo blog e la famigerata piazzetta antistante le Five Sisters.
ps: Hai ragione pienamente quando dici che l'edificio del Comune è orrendo ma si inquadra in quel filone architettonico tanto caro alla sinistra e che ha prodotto solo orrori come il quartiere zen a Palermo, le vele a napoli il corviale a roma. (ma anche le case collegate di via carife...)
A Ottobre verrò nel paese in cui hai.. poggiato il cappello..e se ti farà piacere ti porto una crostata. Di mele!
Buona e pronta guarigione
Valentina Casula
Uau'...Valentina! ciao, come stai? Quanto tempo che non ci si vede ! Ecco, il tuo discorso di adesso mi pare di poterlo condividere di piu', senza dubbio.
Il tuo intervento mi rende felice anche per un motivo piu' profondo, nel senso che questo blog e' veramente riuscito in qualcosa che ne io ne Basilio pensavamo manco lontanamente diventasse. Una specie di Forum riflessivo e corretto che e' riuscito a ritirare fuori tante persone ed e' motlo tutto molto bello. veramente.
Non entro troppo nel discorso cultura Roma?milano, anche perche' ti attendo per Ottobre con la crostata in mano, ed allora si che prima di mangiarcela tutta se ne avra' di tempo per fare belle discussioni...;-)
Massimo
ps) il mio indirizzo e-mail lo trovi sul mio blog che e' linkato sulla destra di questo di basilio.
ciao, ancora
Anche se non so bene cosa voglia dire, io quoto sia Fabrizio che Enrico (e anche la foto del profilo di Enrico), perchè a mio parere non dicono cose opposte, ma complementari.
Il titolo di studio dovrebbe garantire il possesso di un certo giacimento di conoscenza (a meno che non sia Mike Bongiorno, che, come noto da Eco, "entra in contatto con le più vertiginose zone dello scibile e ne esce vergine e intatto), che dovrebbe consentire ad un amministratore di approciarsi meglio alla gestione della cosa pubblica. Ma limitarsi a constatare il possesso di un titolo di studio o meno è una visione statica, mentre la nostra vita è dinamica. Cioè bisogna valutare come ciascuno usa quello che ha. Un amministratore non dotato di titolo di studio può avere grande sensibilità e consapevolezza dei propri limiti in termini di conoscenza, una spiccata capacità di cogliere le esigenze delle persone e di scelta dei collaboratori cui delegare l'analisi dei problemi. Non è quello in buon amministratore? Viceversa (ed è un caso più grave) non tutti gli ex frequentatori dell'Università fanno buon uso delle proprie conoscenze. Lascio a ciascuno di voi la valutazione su quanto abbiamo avuto ad Assemini fino ad ora.
Valentina ha poi espresso duri giudizi su alcune architetture. E' interessante notare come l'Architettura viva una forte contraddizione nella nostra società. E' una cosa assente dalla vita dei cittadini, non fa parte delle discussioni, sembra quasi non esista. Ma poi i prodotti dell'Architettura irrompono nella vita di tutti, fino ad arrivare, secondo l'opinione di Valentina (ma è opinione comune) a determinare la qualità di vita della società che vi si insedia. Anche questa mi pare sia un'opinione statica. Non basta spostare i residenti del Corviale ai Parioli per risolvere i loro problemi. Potrei aggiungere che a Cagliari, nel quartiere di Sant'Elia convivono la miglior vista sul mare e un estremo degrado sociale. L'architettura è un'opera umana, e come tale, per quanto ci impegnamo, in grado di rispondere solo parzialmente alla complessità del mondo nel quale operiamo. Può essere un fattore, ma non può essere lasciata sola (a tal proposito vi invito a indagare l'opera degli Stalker - Francesco Careri e C. - proprio a Corviale). In conclusione, certamente il quartiere Zen, il Corviale e lo stesso palazzo municipale di Assemini indicano un malessere, ma siamo sicuri che la patologia stia nell'Architettura?
In effetti la patologia non è insita nell'architettura come espressione dell'arte ma in certi "manifesti" che vengono proclamati sulla base di valutazioni che a distanza di anni (neppure tanti, a dire il vero)si sono dimostrati fallimentari. Il principio era l'unità abitativa di Le Corbusier, tentativo di creare città-edifici, in cui tutti i bisogni sociali si esaurissero all'interno dell'unità stessa. L'applicazione è il corviale...un non-luogo, antesignano dei non-luoghi che pullulano nelle periferie anche di Cagliari. Pensa a quell'orrore di Cortexandra. Ma come fanno i bambini che crescono in quel complesso ad andare a scuola? Per quanto riguarda Sant'Elia, non è bastato solo l'intervento urbanistico, e come dici tu non è sufficiente trasferirli ai Parioli. Si fece di meglio, si costrurono le case dei poliziotti vicino al Borgo per cercare di creare un'osmosi. Anche questo fù un fallimento e molti figli di poliziotti hanno visto il sole a strisce. Un altro esempio di follia, meno eclatante, è il tribunale dei minori di Cagliari, un edificio tetro e scuro che amplifica e aggrava i drammi che al suo interno si consumano. Un vero inno al cemento armato. Quello che ho maturato in questi ultimi anni è una forte diffidenza e un senso critico sempre più forte nei confronti dei capipopolo, tanto a destra quanto a sinistra, nelle arti, nelle professioni, nella politica , nella cultura. Un esempio per tutti. Ti ricordi Chicco Testa, ambientalista , verde, sole che ride? Votò contro al referendum per il nucleare, ovviamente. Dopo aver ricoperto ruoli di primo piano in Enel, Acea, e mi pare qualche altra municipalizzata, non perde occasione per ribadire l'impellenza del nucleare in Italia. Di chi ci dobbiamo fidare? Il problema in Italia è che le idee cambiano, ma gli uomini restano...anche se dovrebbe essere il contrario. O meglio dovrebbero cambiare entrambi. Le tue idee sono state smentite dalla storia o dai fatti? A casa! Come dice il detto popolare, tutti sono utili nessuno è indispensabile. Mi ritrovo sempre di più in Moretti, quando in Caro Diario si ferma al semaforo e afferma ...anche in una società più decente di questa mi troverò sempre con una minoranza di persone.
Valentina
Cortexandra e altri orrori sono possibili perchè nelle stanze che contano e nei momenti che contano, gli amministratori sono convinti di dover dialogare con quel solo interlocutore fisico che gli sta di fronte, in genere portatore di interessi piuttosto concreti, e non anche, con quell'interlocutore che non si concretizza in un solo essere, ma che rappresenta la generalità dei cittadini. Personalmente proporrei di affrescare le pareti della stanza del Sindaco con l'immagine di tante persone, una moltitudine, tante facce di persone senza nome, tutte che guardino verso quella poltrona, così da non dimenticarne la presenza quando riceverà il prossimo portatore di interessi.
Passando alle cose serie, ci sono almeno due erori grammatticali nel mio commmento prcedente e di cuesto mi scuso.
Devo dire che pure io ho cambiato idea sul Nucleare, tanti anni fa.... anche se in Italia voterei comunque contro, perhe' non mi fido di chi costruisce, degli appalti,e cte ct...
massimo
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