Buonanotte
domenica 27 luglio 2008
diario politico
Be direi che non ce le mandiamo a dire e se ci si firma questo è un bene. Sulla giornata extra blog, il pensiero corre a Monica e Valerio dai quali mi aspetto considerazioni sull'andamento del congresso di rifondazione, che mi pare abbia dimostrato scientificamente l'esistenza di una sinistra più a sinistra del buon senso. Più o meno Ferrero e quelli più a sinistra di lui che si sono uniti solo per scongiurare il "moderatismo" di Vendola, mi ricordano molto l'approccio che in particolare Valerio ha nei confronti dei compagni del PD. Domani Gianni Cuperlo è a Carbonia alle 18, mi sembra una buona occasione per andarlo a sentire di persona. Per le questioni intra blog, confesso una qualche difficoltà a seguire i commenti con la dovuta attenzione e conto sul vostro aiuto nel segnalarmi eventuali offese personali gratuite, al momento mi pare di poter dire che le analisi si sviluppano in maniera cruda ma senza intenti pretestuosamente denigratori. Trovo lucido e interessante il pezzo sul PD che Francesco ha fatto prima di andare a dormire, forse un pò troppo letterario nella sua conclusione sui pericoli che correrebbe la convivenza democratica nel caso di un fallimento di questo progetto politico. Mentre, forse proprio per eccessiva vicinanza, credo che ci siano troppe reticenze e giustificazioni sulle questioni asseminesi, un linguaggio più adatto ai luoghi deputati di cui parla Ignazio. Un dubbio mi arrovella, il lutto chi lo deve elaborare il singolo candidato non eletto? O il partito così pesantemente sconfitto? Spero di avere presto chiarimenti, nel frattempo continuo a tenere il cilicio.
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19 commenti:
Be hai capito quasi tutto caro Basilio, domani ti spiegherò meglio alcune mie convinzioni, comprese quelle sul lutto.
ma quali sono i "luoghi deputati"?!? O cosa sono, al limite...
Valerio che fine ha fatto?
Cuperlo e' un grande, solitamente approvo il 90% dei suoi interventi sul suo blog, il 10% che non approvo e' quando parla di Veltroni (bene..).
Oggi a Londra ci sono 30 gradi, due palle...c'e' caldo ed io sono tornato a lavorare dopo 28 giorni dall'operazione, dimostrando che "l'uomo sardo ha un carattere e una forza che quello sicialo (per esempio) non ha..."...
ok..dai.. devo trovare giustificazioni a tanta forza.
:-D
ultima annotazione: Da sabato trono pure allo stadio, Arsenal vs Juventus e il giorn dopo Arsenal vs Real madrid...si ricomincia...il calcio mi portera' lontano da questioni misere come la politica....;-)
max
Soni in studio, non ho voglia di fare niente, tantomeno di acsoltare cose serie, speriamo non venga nessuno.
Una cosa è certa Massimo Londra ti ha insegnato quanto meno ciò per cui vale la pena di vivere.... il calcio.
Solo per questo strana sfera tonda ho deciso di operarmi.
Tra 2 ore deve dare inizio il mio secondo giorno di allenamenti.
Il primo è stato tragico, la sensazione? credo che essere urtati da un treno in corsa provochi più o mneo gli stessi dolori.
Lo so devo alcuni chiarimenti a Basilio spero di averne la forza emtro oggi, altrimenti a domani...spero.
Chiarisco subito che, la mia adesione a Rifondazione Comunista, è legata al progetto e alla visione per la sinistra che Vendola ha proposto al congresso, risultando sconfitto. E' una concezione della sinistra, che mette in primo piano il principio di responsabilità personale, come fondamento di quella collettiva. Per fare un esempio chiarificatore, mutuo il modello cooperativo, dove, ogni lavoratore e allo stesso tempo anche socio (imprenditore) e dove le sue decisioni, come il suo apporto lavorativo, determinano il mantenimento del suo posto di lavoro, la qualità di esso e il futuro economico della propria impresa. Questo concetto di economia democratica, può essere applicato a tutti i livelli della società, diventando ove opportuno modello solidale. E' chiaro quindi che si progetta una crescita sociale collettiva, fondata sull'esperienza diretta alle decisioni, da parte di chi è direttamente coinvolto in esse. Questa è una strada (forse non l'unica), per superare il concetto di lotta di classe (gia superato nei paesi avanzati dal sistema globalizzato), senza abbandonare l'idea di socialismo che è alla base del comunismo. Quest'impostazione spariglia il quadro politico nel quale ci troviamo, dentro rifondazione dove le ultime amministrative hanno sconvolto molti militanti, che come spesso accade in questi casi, cercano rifugio nel conosciuto (scontro di classe, operaismo, ecc.), accolti dai dirigenti più reazionari, che, colgono l’opportunità per diventare, da piccole minoranze, esponenti di primo piano. A questo bisogna aggiungere il sentimento di vendetta (sempre distruttivo, ma in politica deleterio) nei confronti del PD per essere diventati in breve volgere di tempo, da, logici alleati, a parte politica rifiutata. In questo contesto deve essere tenuto in considerazione proprio il PD, che non si riesce a capire quale progetto politico mandi avanti, per certi aspetti contrario a quello esposto da Vendola, stando a certe frasi pronunciate da Veltroni "io non credo all'auto determinazione dei lavoratori", all'incontro con Confindustria prima delle elezioni, per altri proponendosi come riferimento per il centrosinistra. Il problema è che per certi aspetti, i propositi di Ferrero e Veltroni portano paradossalmente allo stesso risultato. Ferrero vuole un partito radicale senza compromessi, che è disposto a governare esclusivamente con chi accetti la lotta al capitalismo in favore del proletariato, quindi mai e con nessuno. Veltroni, ha rotto i rapporti con tutto ciò che è a sinistra del PD (cioè tutta la sinistra, da quella progressista a quella reazionaria) e cerca alleanze con partiti chiaramente di centrodestra moderati, come l'UDC, per dare vita a quale tipo di governo? Con quali uomini? E', con quali voti, in uno scenario simile? Che il progetto di Vendola trovasse grandi ostacoli (specialmente in questa situazione), era messo in conto, il progetto però è avviato e non si fermerà con questa sconfitta. Come altri compagni io darò il mio piccolo contributo alla realizzazione di esso. E ora scusatemi per la provocazione, ma aspetto di conoscere il progetto politico del PD, la sua collocazione nel quadro politico e con chiarezza, le alleanze a cui lavora. Ma soprattutto, quale PD desiderano costruire i suoi militanti.
x Francesco...ma con chi devi giocare?
Comunque io tifavo Arsenal anche quando vivevo a cagliari, di conseguenza il bel calcio lo conoscevo gia'...ora ho solo la fortuna (ogni tanto) di trovare qualche biglietto anche per andare in uno stadio decente.
ciao
x valerio... uhm...devo stampare la tua dichiarazione e leggerla bene, ma dopo l'amichevole dei Gunners che sta per inziare su Arsenal Tv, ci sentiamo in serata, promesso.
max
Oggi anch'io non ho voglia di fare niente ho prodotto in sei ore quello che normalmente faccio in due. Ho letto con attenzione ciò che avete scritto, alcune cose le condivido, altre un pò meno, nei prossimi giorni appena trovo due ore di tempo le rillego e aggiungo qualcosa, non macherà la mia considerazione relativamente al congresso di Rifondazione. Una cosa è sicura, tutto questo parlare è molto di sinistra.
X Francesco, ho deciso di mettere su un po di chili così, possiamo farci una partita nella quale tu mi marchi.
X Massimo, aspetto critiche, devo per scroccare a qualcuno stimoli a gratis.
Comunque io seguo il Barcellona dai miei 20 anni, se non ricordo male i bombardieri non ci hanno mai affondato eh! eh! eh!
Valerio mi ha anticipato, volevo giusto chiedergli di declinare l'autoattribuito attributo di "comunista". Compito svolto molto bene direi, davvero degno di attenzione e di ulteriore approfondimento. Deduco, per esempio, che condivida il metodo delle primarie. Se poi vuole aggiungere che debbono essere fatte sulla base di chiari e dettagliati programmi, più che come referendum sulle persone, sarei ancora più d'accordo con lui. Non sono intervenuto sulla questione Filippo Serra (che non conosco). A parte che non è che uno debba sempre avere qualcosa da dire, ma in questo caso il silenzio è stata una scelta critica. Questa volta mi meraviglio io di Massimo. Il voto è un atto che necessita di senso critico, che a sua volta necessita di strumenti. Siamo il paese di Berlusconi, ricordiamocelo. Il Paese sceglie di tenerlo lì da 15 anni ormai, in cambio di telenovelas e altre idiozie. Questo è un dato di fatto che tutti conosciamo bene. E in questo paese, stando così le cose, è normale che possano innescarsi meccanismi come quelli a cui avete accennato. La domanda da porsi è come fare ad estirpare questi meccanismi. A me ne viene solo uno, ma non sono il solo. E' lo stesso metodo che è venuto a Prodi, a Veltroni e anche a Soru, ma prima di tutti a Gramsci. E' la scuola, l'istruzione, con la conoscenza, con la capacità di costruire relazioni, solo così si acquisiscono gli strumenti per distinguere una persona generosa da un profittatore (ogni riferimento etc. etc.), un piazzista nano e pelato da uno statista. Non ricordo la data, ma nel primo evento che ha sancito il ritorno di Prodi in Italia (era a Milano) e la sua candidatura per le elezioni del 2006, il primo argomento trattato non sono state le tasse, o la disoccupazione o l'economia, ma la scuola, la necessità di formare cittadini responsabili. Veltroni in giro per l'Italia ha fatto la stessa cosa e Soru oltre a dire, ha fatto (Master and Back, borse di studio), recuperando quel meraviglioso aforisma gramsciano: "istruitevi perchè avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza".
Andatevi a guardare sul sito dell'Istat il documento chiamato "100 statistiche per il Paese" e vedete alla sezione istruzione come siamo messi. Siamo l'unico paese tra i più industrializzati che abbia un tasso di alfabetizzazione inferiore al 100%, che proiettato sugli altri livelli di istruzione è un dato molto più grave di quanto non appaia. In questo quadro è normale che vinca Berlusconi, è normale che non si abbiano gli strumenti per riconoscere lui e chi è come lui, sotto qualunque bandiera corra. E non è che la colpa sia lontana da qui. La colpa è di tutti quelle amministrazioni di sinistra o di centro-sinistra che non si ficcano nel cervello che le colpe non sono mica di Padoa Schioppa, ma sono anche e soprattutto loro, che non riescono nella loro azione quotidiana a tradurre in atti coerenti quelle indicazioni. Poi ci lamentiamo di Berlusconi e dei Filippo Serra. Ed in questo mi accodo alla richiesta di Basilio: dove sono gli spazi di discussione nel partito? lasciamo stare che non ci siano stati nel passato, ma dove sono adesso? lo so che il partito è da costruire, però non accetto questa tesi. Il fatto che la conduzione regionale del partito sia inesistente non sospende la comunità asseminese e non può sospendere l'attività di una forza politica che voglia ambire ad amministrarla. Anzi ritengo che il vuoto dei livelli superiori sia un'opportunità da cogliere per riempire quegli spazi dal basso.
Bravo Valerio, molto chiaro e in alcuni passaggi condivisibile, il limite credo non solo tuo ma di rifondazione sta nel cercare l'antagonista politico reale nel PD. In questo lo so siete molto aiutati da Veltroni, però si corre il rischio di diventarne i suoi complici più affidabili. Sul passaggio di Roberto "Gramsci - Soru", lo so che non basta ma la citazione di Diego Cugia e molto illuminante per me. Quello che mi preoccupa davvero e Francesco, tutti sappiamo che la prima seduta di allenamento è uno scherzo rispetto alla seconda. Speriamo bene, attendiamo con ansia l'ultimo bollettino.
Caro valerio, la tua esposizione e' stata perfetta. Tu chiedi quale sia il Progetto politico del PD e lo fa (dici tu) per provocazione.
Allora io ti rispondo seriamente. Ma prima di tutto mi urge dire che la risposta e' nel tuo stesso pezzo, cosi ovvio che mi pare quasi assurdo che nessuno lo noti.
Le idee di vendola o di ferrero, possono essere interessanti (la seconda e' ridicola, sinceramente), ma quello che mi e' venuto in mente a primo acchitto e' che la differenza con il PD e' troppo grande. Perche' uno fa politica e si occupa di mille argomenti, perche' vorrebbe governare, l'altro si impegna su problemi che interessano cosi poca gente che il suo unico programma (ripeto: non male...) e' molto vicino alle idee di un Circolo Culturale, non di un partito.
caro valerio sono cose diverse e purtroppo molti di voi stanno confondendo la politica, la sporca e maledetta politica, con idee che possono essere affascinanti, interessanti, condivisibili, ma sono da massimi sistemi, da discussione tra amici, da circolo culturale, appunto....
Io sono sicuro al 100% che di proposte vere politiche non ne avete fatte. un Partito va a un congresso o quello che e', e dice cosa vuole fare, come farlo, con che risorse, etc etc... non va a parlare di rapporti con questo o quell'altro, dell'idea dell'uomo nella societa', etc etc...belle cose, ma non e' politica !
Io, giusto per fare un esempio personale, ho la scuola gratis per i figli, i libri gratis per tutti nelle scuole, la sanita' a un livello cosi elevato e gratuito che fare paragoni con quella italiana e' quasi irrispettoso, ho servizi sociali per disabili e per persone sane da far paura, ho tasse comunali elevate ma che pagano tutti, etc etc...questa e' politica di sinistra! Questo e' quello che devono fare e dire i Partiti. E' politica anche togliere l'ICI o proporre la disione dell"italia in due o tre. Queste sono cose "da partito", ma i concetti di economia , le discussioni sui livelli culturali della Societa', etc etc..sono discussioni "marginali" nella polita dei partiti che si candidano a una competizione elettorale.
Perche' sono argomenti che non possono fondersi. QUelle discussioni servono, sono indispensabili, ma per formare la gente che poi va nei Partiti, che servono (lo ripeto fino alla nausea) per Governare, per fare il lavoro sporco, per prendersi il belo e il brutto del rischio di stare al Potere.
Questo e' quello che meno mi manca della politica italiana, sono le parole e le discussioni confuse e spesso inutili.
Sulla mozione di Vendola potrei stare a discuttere ore con te e sono sicuro che sarei daccordo al 99% su tutto, ma se mi dicessi "allora votaci", ti direi "no, preferisco votare Veltroni, che mi fa cagare, ma perlomeno vuole andare al governo per fare "cose", mentre Vendola and Co. vogliono "parlare parlare" e si dimenticano che ci sono le scuole da comprarli le penne, la sanita' con i suoi problemi, etc etc....
Ma se apri un circolo culturale che ha l'obbiettivo di stimolare la gente sulle idee di vendola, chiamami che mi iscrivo...
spero di essere stato chiaro, spesso non e' facile rispondendo freddamente, di prima mattina, su un Bog...
x roberto: Tu dici: "Questa volta mi meraviglio io di Massimo. Il voto è un atto che necessita di senso critico, che a sua volta necessita di strumenti. Siamo il paese di Berlusconi, ricordiamocelo. Il Paese sceglie di tenerlo lì da 15 anni ormai, in cambio di telenovelas e altre idiozie. Questo è un dato di fatto che tutti conosciamo bene. E in questo paese, stando così le cose, è normale che possano innescarsi meccanismi come quelli a cui avete accennato. La domanda da porsi è come fare ad estirpare questi meccanismi.."
Sicuramente tu hai capito che io non sapevo queste cose, ed infatti il mio scritto era provocatorio, fintamente stupito, e a questa tua osservazione volevo arrivare, solo che non volevo scriverla io, che altrimenti pareva pretenziosa e (forse) anche arrogante....
Comunque quie meccanismi dentro il PD mi mettono i brividi e non posso trovare nessuna giustificazione, fino a quando siamo in tempo, bisogan denunciarli e metterli in prima fila nella discussione politica. Il giorno che invece sara' la norma anche a sinistra, allora bisognerebbe solo scappare, ed io sono tranquillo, l'ho fatto 10 anni fa...;-)
Max
La denuncia è necessaria ma non basta Massimo, bisogna rimuovere le condizioni che hanno creato la patologia.
certo Roberto, ed e' gia un piccolo passo eliminare la patologia almeno dentro di noi e non giustificarla o dire "e' la Societa'c eh forma questo.."...
Io, dentro il partito che sostengo da anni, cose cosi meno ne vedo meglio sto'...
Ad ogni modo sarebbe bello che la dirigenza asseminese ragionasse su queste cose...
non costa nulla e fa bene alla salute.
max
A suggello delle tesi di Roberto e Massimo, che condivido pienamente, della politica del fare più di quella del dire-parlare, ecco un bell'esempio, in un bell'editoriale, a pagina 6, che G. Agnesa riporta su Il Sardegna di oggi (29 luglio '08).
Con buona pace di Pili e compagnia cantante.
Allora, se intendiamo il fare senza il pensare è esattamente quello che il PD sta operando dalla sua nascita. Io sono abituato a pensare, progettare e poi agire. Per chiarezza faccio un esempio: il PD sull'energia si è espresso con un'apertura verso il nucleare, questo significa che a monte, c'è la volontà di continuare a tenere l'energia sotto il controllo di pochissimi esponenti nel mondo, che controllano le ridotte materie prime (petrolio prima), come diventerà l'uranio da qui a poco. Se al principio invece c'è l'idea di aprire a energie rinnovabili, che possono essere prodotte in maniera diffusa, uscendo dalla logica del monopolio delle risorse (elaborazione teorica da partito idealista o circolo culturale, secondo Massimo), si investe in ricerca, sulla produzione d'energia con l'idrogeno per esempio (la Puglia amministrata da Vendola, ha in costruzione la più grande rete di distribuzione d'idrogeno d'Europa). In Puglia i mezzi pubblici e i taxi già vanno a idrogeno, determinando un notevole abbassamento dei costi per chi ne fruisce, e annullando le immissioni di gas di scarico. Dal tuo ragionamento Massimo, sembra che le decisioni vengano prese inesorabilmente da un meccanismo mondiale e noi (la politica) dobbiamo solo applicarle, non è così, la politica di sinistra è progressismo e innovazione, anche di quei meccanismi che sembrano inesorabilmente dettati da poteri troppo forti, come per il controllo delle fonti energetiche.
x Valerio.
Guarda, a me pare che la Sinistra che tu illustri, sia una Sinistra non solo minotiraria in Italia, ma senza alcuna voce in capitolo neppure in Europa. Io ti ho fatto esempi di Sinistra (la scuola, la sanita', i servizi sociali, le tasse...), che fa e vede nell'energia piu' di una soluzione, dal Nucleare all'alternativo. Tu mi parli di una costruzione che si dovrebbe fare. pero' Rifondazione non parla di tasse, non ha idea di tassare veramente il popolo, ma parla di dimunizioni di queste (poi le cose come le fai? per giunta posizione simile alla destra)..
io, ti ripeto, credo che la Politica e i partiti siano un'altra cosa e che la Sinistra in Italia (anche il PD, per carita'...)abbia totalmente perso l'idea stessa di cosa sia governare e essere PArtito. Tutti parlano, tutti dicono che hanno la soluzione, ma nessuno ha reali idee, sono rimorchi di bozze di idee sentite in giro, elaborate male ed adattate all'elettorato che hanno sotto mano 9che poi e' quello educato in questa maniera).
casomai, Valerio, dimmi...cosa ne pensi dei Partiti di Sinistra Europei? L'inglese, lo svedese, il norvegese, etc etc... Partiti che governano. Tu cosa ne sai di questi?
Secondo te "fanno cose di Sinistra"? (almeno una?), quante di queste Rifondazione vuole proporre all'Italia? Quante persone ci sono dentro Rifondazione realmente preprate a confrontarsi (in lingua originale) con i partner europei?
Ha il coraggio Rif. di dire agli italiani: Bisogna aumentare le tasse che sono basse e ridicole?
Sai quanto pago al mese per vivere a Londra di tasse comunali? 140 sterline. Tu pensi che Destra o Sinistra mettano minimamente in dubbio questo principio? pensi che la corrente comunista dei labour parli di ridurre queste tasse?
Mi piacerebbe parlarne veramente davanti a una birra di queste cose, ma ti invito a parlarne con basilio, che sa molto bene queste cose e ti spiega cosa sia la Sinistra sul serio. Attento: il PD e' lonatnissimo lo stesso da questo livello, ma perlomeno potrebbe diventarlo perche' ha sostanza e persone pure adatte per farlo, Rifondazione assolutamente no..e' completamente fuori dal mondo. E non scherzo quando dico che FI e' molto meglio per il bene del paese.
ciao
Allora Massimo, tu hai seguito poco i partiti italiani e le loro proposte, perché sulla scuola, la sanità, i servizi sociali, la sinistra ha le idee chiare sul fare investimenti per l'istruzione e la ricerca. Chi parla di diminuire le tasse sono i partiti che tu preferisci, cioè Forza Italia e il PD, Rifondazione non ha mai proposto di diminuirle ma, al contrario di far pagare quanto è utile per dare servizi diffusi, di qualità e sopratutto pubblici, a differenza di quelli simpatici a te, che puntano in maniera più o meno velata a finanziare il privato di stampo prevalentemente cattolico. Non gioco a "chi ne sa di più", però non ho difficoltà a affermare che per motivi professionali conosco i paesi del nord Europa, prevalentemente la Svezia, che, proprio con lo studio sulle energie che tu chiami "alternative" e la nazione che spende di più in ricerca, attrae la maggior quantità di investimenti stranieri e ha la maggior tassazione del mondo dando chiaramente i migliori servizi. Questo però è il modello che propone proprio rifondazione con l'accusa dei tuoi beniamini, di statalismo. Per quanto riguarda il livello d'istruzione, l'elettorato del PRC è per il 70% composto da persone in età lavorativa, studenti universitari (ovviamente per motivi anagrafici), insegnanti, operatori di call center (con diploma o laurea), che molto spesso parlano anche più di una lingua straniera (vedi fra i burocrati di quei partiti che piacciono a te quanti ne parlano almeno una). Comunque non vedo l'ora di bere una bella birra con te e con Basilio (anche se con lui, qualche volta capita).
Veramente una bella serie di discussioni interessanti, in questi ultimi due giorni.
No Valerio, non intendo il fare senza il pensare, a collarasa 'e pauesu, no intendo questo. Intendo esattamente come dici tu: pensare, progettare e agire.
E sono anche d'accordo con te quando parli di principio di responsabilità, di intraprendere strade alternative che non siano legate a logiche di monopolio, di sinistra progressista. Sono d'accordo.
Ma ho paura che Vendola abbia perso forse perché troppo progressista all'interno di un partito che dimostra di essere paradossalmente reazionario.
Come ho già detto, non ho il prosciutto negli occhi, e vedo benissimo che la cosiddetta sinistra italiana rappresentata dal PD è molto lontana dai modelli europei.
E il motivo credo che sia di tipo culturale, nel senso che fino a quando non ci libereremo dalle logiche del compromesso, dell'equilibrismo e del manimpastismo mascherato da ragion di Stato (vedi Prodi nei confronti della Cina) saremo sempre indietro.
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