giovedì 25 settembre 2008

diario politico

Pensavo foste meno gravi, invece insistete, perciò eccovi servita la mia storiella on the road. Stessa strada incriminata a Cuccuru Macciorri. Anche io come i podisti ho visto in quel luogo di confine e di abbandono il posto ideale per la pista. Essendo di indole pacata e prediligendo l'ozio alla fatica della corsa, la pista è diventata automobilistica. Alice e Stefania in tempi diversi hanno appreso i primissimi rudimenti della guida in quel rettilineo ampio e rassicurante, ma soprattutto nella vertigine di affrontare la rotatoria a dieci all'ora. Loro si sono patentate, non mi hanno sfasciato la macchina e io me la sono cavata con qualche capello bianco in più. Fine della storia. Certo che di questo passo la morale che può venirne fuori rischia di essere pericolosa, in pratica, se la sbagliano funziona. Due note di servizio, la prima: se contate sul mio supporto per per implementare la vostra comunicazione sul web state freschi, ho fatto il Cepu e mi hanno bocciato; la seconda: i complimenti al direttore li trovo smisurati e indegni, mi riferisco sia ai gravi refusi che neanche il mac riesce ad evitarmi e a qualche generalizzazione di troppo, che rischia di fornire l'immeritato alibi dell'offeso, ampiamente diffuso nel silente mondo politico.
Buonanotte

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Oggi non ho capito niente del tuo post. Ma forse sono io che mi sono svegliato tardi e male.
Vedro' di riprendere le fila del tutto dopo pranzo.
Enrico

Anonimo ha detto...

Vedrai che nel momento che capiranno lo strumento, non nè avranno piu' paura.Non si deve offendere chi deliberatamente ha deciso di mettere se stesso a disposizione, ma anche e soprattutto in discussione.

Basilio Scalas ha detto...

x Enrico, hai ragione in origine era un commento alla discussione sul post di ieri, poi vista l'ora e la stanchezza è diventato il diario odierno. Se hai pazienza devi dare uno sguardo al post e i commenti di ieri. Saluti

Anonimo ha detto...

propongo di occupare tutti i liberi spazi (come Cuccuru Macciorri) che riteniamo possono essere destinati a miglior uso e proclamiamoli liberi stati federati alla Repubblica di Malu Entu

Anonimo ha detto...

quando un governo dipende dai banchieri per il denaro,questi ultimi,e non i capi di governo,controllano la situazione,dato che la mano che dàè al di sopra della mano che riceve....il denaro non ha madrepatriae i finanzierinon hanno patriotismo,nè decenza;il loro unico obbietivo è il profitto

napoleone bonaparte

Roberto Spina ha detto...

La proposta di Valerio è meno peregrina e provocatoria di quanto si possa pensare: pensate che bella iniziativa sarebbe una specie di contropuc, o meglio un puc parallelo, nel quale vengano individuate tutte quelle aree (come la strada di Cuccuru Macciorri) invisibili alle strategie ufficiali, o abbandonate, i residui, gli anfratti, indicati con l'uso che realmente le persone ne fanno o che ne potrebbero fare. A me ne vengono in mente alcune: tutta l'area attorno al cosiddetto campo di via Coghinas e le striscie derivanti dalla copertura del rio Sa Nuxedda, tra la via Cagliari e la via S.Maria. Chi ne conosce altre?
Credo sarebbe interessante anche definire gli usi di queste aree. Per esempio, oltre ad essere utilizzata come campo da jogging e area scuola guida, proprio stamattina ho raccolto (in senso figurato e non materiale) forti indizi che mi fanno pensare che nella strada chiusa di Cuccuru Macciorri al calar delle tenebre si svolgano ulteriori funzioni. Quando si dice la polifunzionalità...