diario politico

Nella vaga e folle speranza di saggiare al più presto il nuovo menù dell'isola del sole, prendo atto con sorpresa e piacere che Cuperlo e Rampini affrontano gli argomenti che ieri abbiamo tratto dalla cronaca politica. Dev'essere un caso, ma non solo. Sto sulla cronaca spicciola per annotare che gli universitari di Cagliari cominciano quella che un tempo veniva chiamata lotta. Perciò in casa Scalas è scattato lo stato di allerta. Speriamo che nessuno si faccia male e che studenti e professori siano un esempio e di fermezza e lungimiranza. Staremo in ascolto. Mi annoio da solo e torno sul D'Alema privato. Da una trentina d'anni è per me un punto di riferimento, condivido questa idea con gli amici più intimi, qualcuno di noi lo conosce personalmente, tutti gli abbiamo stretto la mano e scambiato una battuta con lui, io l'ho fatto al termine della presentazione di non ricordo quale libro al Bastione, nella stessa occasione Giampiero chiese e ottenne un abbraccio che ancora gli invidio. In un altra occasione, era alla fiera, c'era Palomba presidente, un comizio entusiasmante. La famiglia compresa Alice che avrà avuto sei o sette anni, partecipò con entusiasmo all'evento. Essendo per Alice il debutto ufficiale, trasghedimmo per una volta alla sana abitudine di evitare la ressa attorno al personaggio. L'entusiasmo dei compagni in breve lo circondò di strette di mano, pacche sulle spalle e richieste di firma sulla tessera. Dalla calca, non molto richiesto, si allontanò Palomba che quando la vide, baciò con affetto Alice e strinse calorosamente la mano al babbo. Apprezzammo naturalmente ma il leader ci sfuggiva accompagnato lentamente dal servizio d'ordine abbastanza preoccupato, io rinunciai facilmente, Alice rimase a metà strada, D'Alema la vide, fermò la ressa, si sporse, le allungò la mano e si diedero il cinque. Io osservai quell'attimo con un filo di commozione, subito sostituito dall'euforia di Alice che mi raccontava entusiasta quello che avevo appena visto. Le avevo fatto conoscere uno dei pochi uomini che in età adulta mi sento di considerare un maestro, niente India naturalmente, scuola semmai.

Buonanotte