martedì 28 ottobre 2008

diario politico

Ho mantenuto l'impegno e sono andato alla lezione che Antonello Sanna ha tenuto al bastione di Santa Croce. Indubbiamente la mia è stata solo una presenza simbolica, vuoi per il ritardo di mezz'ora a causa del lavoro, vuoi per il perdurante problema audio. Sta di fatto che qualche centinaio di ragazzi e ragazze trasformando la difficoltà di comunicazione in qualità d'ascolto, stavano silenziosi e attenti attorno ai loro docenti quasi a proteggere un valore che va molto al di la delle banalità che a ripetizione si sentono sull'argomento. Di Antonello ho colto due frammenti di lezione che provo a riassumere: si possono produrre tanti bulloni e tanti dadi, questo naturalmente ha un valore in se, ma il valore vero sarà determinato dalla capacità di metterli insieme e soprattutto dalla funzione che svolgeranno una volta assemblati; mi è sembrato ancora importante la sottolineatura del concetto di squadra inteso non come un modello organizzativo possibile, ma come il metodo per rendere più democratica la conoscenza e la sua fruizione. Non credo che riguardi solo la parsimonia dei commenti la sensazione che le modeste riflessioni espresse su queste pagine stiano diventando come dire fastidiose per i tutori dell'establishment e per i loro servi, consapevoli o meno. Purtroppo rimane forte la sensazione che in molti stiano maneggiando bulloni e dadi senza capire a che cosa servano, a favore di pochi che con gli stessi mettono al sicuro le proprie fortune. Poco importa se ogni tanto un mare di fango trasformandosi in metafora escrementizia ricorda ai più umili che bulloni e dadi siano affari che ci riguardano.
Buonanotte     

4 commenti:

Roberto Spina ha detto...

Basilio, per me il tuo post del diario e anche la citazione di oggi sono "semplicemente" belli. Che è un modo per dire che sono particolarmente d'accordo con te.

Massimo Usai ha detto...

concordo con Roberto. Uno dei piu' bei post che basilio abbia mai scritto.
Speriamo che serva perche' i Consiglieri Comunali, nostri e di maggioranza, riflettano e pensino bene a cosa stiano facendo. In particolare che non facciano di testa loro, perche' bisogna avere anche la modestia (che e' una dote..) di ammetere che da soli non possono risolvere nulla.
Lo capiranno?

Anonimo ha detto...

Io continuo ad avere, l'immagine della disperazione negli occhi delle persone travolte dal disastro e il dolore lacerante degli amici e il dispiacere dei colleghi di una delle vittime che anche io avevo incontrato per motivi di lavoro, ma non conoscevo oltre. A questo fa da contrappunto stonato, il resto, i rozzi, cinici e spregiudicati tentativi di certi politici come Artizzu, di cui non ci dobbiamo dimenticare le dichiarazioni di qualche giorno prima e del giorno dopo la tragedia, ma anche di Farigu, sindaco ai tempi della speculazione sui terreni della famiglia Floris (Mario e Emilio).
Ma, tutti quelli che hanno partecipato alla distruzione del territorio, delle case di molte centinaia di famiglie e alla morte di cinque persone a Capoterra e uno a Sestu, non hanno il minimo problema morale, dovremo cercare di non lasciar cadere ancora una volta tutto nel "dimenticato" cercando magari di salvare qualche "compagno". Personalmente questi giorno non mi sento molto allegro, anzi non riconosco proprio questo paese (l'Italia) come mio, non ho più voglia di pensare che comunque le cose vanno così, non ho voglia di dialogare nemmeno con chi, con questa gente pensa di rapportarsi. La mia visione del mondo è un'altra, il mondo lo costruiamo noi, tutti i giorni non solo con le nostre azioni, ma anche con i nostri pensieri (mi rifaccio indegnamente a Aldo Capitini) e io non voglio contribuire nemmeno per errore a costruire quella realtà, ne sarei comunque responsabile.

Anonimo ha detto...

Un Paese intero con i suoi cittadini, presi alle palle da un branco di stupidi ignoranti, che hanno anche l'arroganza di voler decidere il futuro dell'intera popolazione. Poi abbiamo un branco di pecore che va a votare e rielegge questa stesso branco di ignoranti. Sia essi di SInistra come di Destra. Gente che non ha idea di cosa sia la Sinistra ed altri che schierano tranquillamente con i fascisti. Invocano Dio e la giustizia e sono l'espressione dell'ingiustizia.
Assemini, semplicemnte la sua povera storia fatta di scarsi politici e cittadini simili.
Tutto molto penoso, tutto molto vergognoso.