Il decreto Gelmini è passato com'era prevedibile. Il Corriere ha titolato "rissa tra studenti" l'azione squadrista dei fascistelli, che armati di simboliche spranghe tricolore paiono sempre più azzimati. Devo fare uno sforzo supplementare per vincere il disgusto che mi provoca l'arroganza ignorante che è diventato uno italian style inconfondibile. In momenti come questi penso che il tempo non sarà galantuomo e la storia una puttana al soldo dei potenti di turno.
Buonanotte
6 commenti:
normalmente, sono in parte o moderatamente d'accordo con Basilio, questa volta, sono totalmente e incondizionatamente d'accordo. Non vedo speranze, in Italia siamo vittime di una popolazione vecchia nell'anima (oltre che anagraficamente), bigotta, che ascolta i pregiudizi che la chiesa propina, in funzione di un'obbedienza ai prepotenti di turno, che le garantiscono un posto nelle "origini dell'italica civiltà", con tanto di privilegi destinati ai soci fondatori. Sanno, ma non gli frega niente che stanno consumando il futuro dei propri figli e nipoti, ma non gli frega niente, la cosa più importante per loro sono le proprie paure, qualcuno che li rassicuri, indirizzandole verso false cause e compensandole con capri espiatori (ricetta molto cattolica). Quando tutto questo sarà finito saranno tutti stati contro, come nel dopo guerra erano tutti antifascisti e nel mentre, nei sotterranei del vaticano e nelle logge massoniche si costruiranno i prossimi conduttori di italici idioti.
E' vergognoso come un taglio all'istruzione, passi come una riforma!!!! Bisognerebbe che la ministra riprendesse il vocabolario e cercasse di capire il significato di riforma.
Oggi l'amarezza mi attanaglia insieme ad un senso di sconforto e di pessimismo, stiamo pericolosamente tornando indietro di 40 anni!!! Non mi stupisce il fervore con il quale i giovani stanno difendendo il loro futuro; anzi un po' mi chiedo se non debba fare di piu' anche io!!!
Non vedo assolutamente un progetto di nazione o di paese moderno, è un continuo assecondare i potentati di turno, ma soprattutto si inizia a vedere la gente comune abbassare la testa quando si parla di politica, siamo ritornati a qualche anno fa', quando nessuno ammetteva di aver fatto salire al potere questi loschi figuri!!!
TONY
Sono totalmente d'accordo con tutti voi forse dobbiamo fare di piu' noi ora, o forse abbiamo fatto di meno prima. mi auguro solo che sia l'inizio della fine del potere del delinquente che ci governa (molto spesso dimentichiamo che in qualsiasi altra nazione normale starebbe meritatamente in carcere) e della sua corte dei miracoli. chiudo con una citazione:
"Voi fascisti state distruggendo l'italia e tocchera' a noi di sinistra il compito di ricostruirla."
A. Gramsci.
Lux Interior
"Questa è una lettera a una professoressa che aveva la vocazione a fare il giudice e il boia come gran parte delle colleghe..."
Don Lorenzo Milani
La scuola. L'università. L'insegnamento. La cultura.
I giovani? Il nostro futuro.
La ricerca? Un investimento per il Paese.
Le maiuscole si dispongono sulle labbra ancora prima di trasferirsi sul foglio e, quando ci finiscono, si attorcono come la ferraglia nelle ringhiere di Victor Horta per schioccare poi, maestosamente, nel colpo di frusta finale.
Chi le pronuncia s'illumina di buoni sentimenti.
Si vedono compassati ordinari indignatissimi e talvolta urlanti, e non perché, nel corso della sessione di luglio, il bar tarda a portargli la granita, bensì perché qui e oggi è in gioco la sorte d'Italia.
Di nuovo rullano i tamburi della rivolta. Ça ira, Ça ira...
Guardiamoli da dietro.
Non soffermatevi, prego, sulle natiche delle ventenni, non attardatevi sui loro fianchi svelti, sulla curva delle schiene che sbarazzina trapassa il confine dei jeans per insinuarsi nell'ombra.
Non fatevi prendere da nostalgia (parlo a quelli della mia età o più vecchi...) per le derelitte nuche dei loro coetanei maschi, per le loro spalle cadenti: l'acerba bruttezza che vedete non è quella che una volta, ci appartenne in misura perfino superiore. Se la lascia indietro come una cometa la sua scia, perché è il nulla, e non il sol dell'avvenire, che le si para davanti.
Sono viaggiatori della notte. Fragili e disperati. Questo naturalmente dà loro una dignità che a noi mancava, li rende unici nella lunga storia di umiliazioni e di sconfitte che si dipana attraverso la scuola italiana degli ultimi decenni.
Guardate invece con molta attenzione quel culo basso e attempato che ad ogni passo flirta coi talloni e, rimbalzando guerrescamente, lascia intendere che anche lui un giorno, prima di incollarsi a una cattedra, era attaccato a un fondoschiena.
Quello è un sedere associato a un professore ordinario, oppure è il sedere ordinario di un professore associato, ma non crucciatevi se non riuscite a risolvere l'enigma: insieme, tanto, fanno sempre un professore e un culo.
Tutti insieme dunque? Sì. Appassionatamente.
Tutto bene allora?
Per niente, cara studentessa ventenne, con i tuoi jeans bassi di vita e il malinconico ombelico che mi fissa perplesso. Per niente caro studente dalle scapole alate.
Per niente.
PROFESSORI, RETTORI E PRESIDI MANIFESTANO CON GLI STUDENTI!
Chiedete allora che, prima di manifestare, dicano come sono diventati presidi, come sono diventati rettori, chi e per quale ragione li ha messi in cattedra.
Se non lo fanno il loro posto è assieme alla Gelmini e alla Carfagna. Vadano a sfilare con loro, con il popolo dei tassinari e delle ronde contro gli extracomunitari.
L'unica vostra speranza non è con loro.
È contro di loro e contro ciò che loro rappresentano e di cui sono, insieme, causa ed effetto: concorsi truccati, nepotismo miserabile, mediocrità arrogante che uccide il talento e cinismo mediatico.
Contro questi Balanzone merdosi. Questi ipocriti avvoltoi che, grinfie sulle loro riviste e deretani sulle loro poltrone, dopo avere ridotto l'università a una palude, ora si ergono a suoi difensori.
Difensori di che? Difensori di cosa? Di quell'oliato ingranaggio che li ha incastrati dove sono?
Voi non siete sulla loro stessa barca, non lasciatevi turlupinare una volta di più.
E quando quel sinistro, vecchio zerbinotto che vi ha promesso cariche di polizia manterrà la sua promessa allora credetemi: sarete voi e voi soli, a pagare. Non i rettori, non i presidi e meno che meno quelle pavide mezze seghe che loro mettono puntualmente in cattedra.
Non arretrate neanche di un passo, ma sappiatelo: pagherete voi come a Genova. E continuerete a pagare. Pagherete caro e pagherete tutto, come dicevano Carlotta e Nonna Speranza. Auguri.
Ugo Rosa
http://architettura.supereva.com/lanterna/20081025/index.htm
QUESTO PAESE è RIUSCITO A SUPERARE MOMENTI MOLTO PIù BUI.
PERSONALMENTE NON SONO PESSIMISTA MA L'UNICO DUBBIO è QUANTO CI COSTERà.
MARCO
Questo paese non ha mai superato il suo periodo NERO, inteso come fascismo strisciante e razzismo lattente. L'ignoranza ha semrpe avuto la meglio sulla ragione e questo mi fa capire che sono loro la maggioranza in questo Paese.
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