Buonanotte
domenica 9 novembre 2008
diario politico
Per lavoro stasera, ho passato una mezz'ora dalle sei alle sei e mezzo in piazza san Pietro, in attesa che don Marco concludesse le sue funzioni. Non so se è da parecchio che vi capita di stare in piazza la domenica sera, adolescenti che ti chiedono sigarette, madri giovanissime che intercalano con "cazzo" qualunque argomento e bestemmie gratis dal gruppetto che non si vede per via delle canna, ma ci tiene a farsi sentire compreso il rumore delle bottiglie di birra rotte. Il tutto in un ambiente desertico senza nessuna socialità possibile all'orizzonte. Più tardi assecondando un amico che a resistito fino a oggi al digitale terrestre siamo andati alla corte del sole. Era li la piazza, parcheggi esauriti, giovani e vecchi condividevano il piacere di stare insieme a non far niente la domenica sera, altri, i lavoranti stanchi, ma perfettamente a loro agio in quella movida. Nessuno che si sognasse neanche lontanamente di spaccare bottiglie sputare per terra o bestemmiare, per quello, per i pochi che non sono al centro commerciale c'è prazza e cresia. Immagino che in molti abbiate letto l'articolo che devo dire meritoriamente, su l'Unione ha fatto il punto sul piano urbanistico. Le argomentazioni riportate passano dalla generica volontà della maggioranza di presentare il piano, che più passa il tempo, più fa a pugni con la chiarezza del messaggio elettorale, alla dichiarazione di Simone che, in qualità di capogruppo, ha propone la rivisitazione del puc a partire dal documento adottato nel 2007. Mi sono riguardato i pochi documenti in mio possesso, in particolare un sintetico riepilogo cronologico che ci dice ad esempio che gli ettari impegnati per le aree urbane nel 2007 rimangono invariati nella proposta del 2008, esattamente 150,2 in entrambi i documenti. Solo le zone agricole di collegamento e le aree PAI, quelle che si allagano, sono state ridotte nella proposta attuale, che lascia comunque ai laboriosi artigiani e commercianti asseminesi e non, 401,4 ettari per fabbrichette e affari. Credo che sia doveroso e spero piacevole per chi ha aderito, continuare la campagna weloveassemini, che ricordo finisce il sei gennaio. Come continuare dipenderà dal risultato ottenuto, in linea di massima l'idea del non voto non mi convince e comunque se ne parla dopo la befana.
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4 commenti:
Non ho capito due cose. Perche' non si vogliono diminuire le aeree aritigianali, considerando anche la pericolosita' delle aere che erano coinvolte nella proposta del 2007?
Seconda cosa che non capisco, ma il capogruppo parla a nome del partito o di se stesso?
Grazie se vuoi essere piu chiaro su questi punti.
qual'cuno ha conteggiato quanto ha perso assemini per il mancato introito di oneri urbanistici in questi mesi per la mancata approvazione del puc?
la cattiva amministrazine ha dei costi occulti per tutti
marco
Provo a darti la mia impressione anche se mi devo aiutare con i numeri. Il puc adottato nel 94 prevedeva 37 ettari di aree artigianali che sono diventate 0 nella prima proposta Mereu 1999. Gennaio 2004, nuova giunta Casula i 37 ettari diventano 288, a febbraio 397 e ad aprile 573, rimasti tali fino alla proposta attualmente depositata che è di 401,4 ettari, meno 72,7 sono le cosiddette aree PAI ad alto rischio idrogeologico, se piove si allagano. Mentre per gli altri 98,9 ettari mancanti, la regione, in linea con gli indirizzi dalla giunta Soru ha chiesto che venissero sottratte ad un'area artigianale ipertrofica e destinate alla continuità delle aree agricole, preservando tra l'altro la possibilità non così remota che sa bia de is Candesusu si sostituisca all'attuale ss130. Perciò alla prima domanda rispondo che soffriamo di un arretratezza economica tale che il peso primordiale dell'affare fondiario è predominante anche rispetto all'edilizia, quasi sempre i due settori si intrecciano ma i possidenti vantano un specie di diritto di veto. Ne consegue che l'unico puc condiviso quello 2007 e tale perché accontenta tutti o quasi i possidenti, compresi quelli dei 72,7 ettari sotto il livello del mare. Il ruolo della politica sta nei risultati, in attesa di essere smentito dai fatti con l'approvazione del piano, propongo due grandi scuole di pensiero, la prima che vede un certo numero di consiglieri impegnati in buona fede e presuntuosamente, a fare il puc migliore possibile, in linea di massima tali consiglieri vantano grandi doti morali e scarse o nulle competenze tecniche; la seconda riguarda quelli direttamente interessati agli affari, cosa anomala ma legittima, il punto è che costoro ritengono per casta, storia e potere, sia impensabile che una roba del genere possa prevedere una loro esclusione dalle decisioni, ancor più inaccettabile è che l'affare riguardi il proprio vicino, cioè per chi conosce Assemini il nemico. Le due scuole di pensiero si sono sostenute negli anni spesso senza tangersi a favore dell'evidente carattere conservatore che pervade la politica e la società asseminese. Sul secondo quesito, credo che Simone abbia abbastanza esperienza per non sapere che uno è capogruppo anche quando prende il caffè.
Io capisco e non capisco. oppure capisco ma non intendo, fai tu.
Ma possibile che non si riesca a capire quale sie la posizione del PD sulla questione?
A me pare ovvio che tornare indietro al pieno di un anno fa, un piano gia' discusso e bocciato (in parte) dalla regione, sia un po come darsi la zappa sui piedi, ma mi sorge il sospetto che il progetto sia proprio questo. Cioe' far ritardare il PUC alle calende greche... altrimenti che vuol dire che il Gruppo Consiliare torna indietro su questa cosa?
Misteri, che tali non sarebbero se anziche' solo leggere e commentare di nascosto al bar, i consilieri del nostro Partito si facessero sentire in qualche maniera.
I loro blog mi paiono morti, di idee o di altro non lo so. ma la politica fatta "in silenzio" 9specie ora che i mezzi ci sono) e' sempre un brutto segno. Smentirmi? Cosa aspettate?
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