lunedì 10 novembre 2008

diario politico

Sono riuscito finalmente ad incontrare l'assessore Marras che è ancora parecchio impegnata nell'emergenza. Ha trovato l'idea del forum interessante e con apprezzabile  senso del ruolo che svolge, mi ha chiesto di poter organizzare il tutto dopo la presentazione delle linee guida in consiglio comunale, salvo imprevisti dovrebbero bastare quindici giorni. Ho pensato che qualcuno infastidito dalla campagna potesse creare ulteriori intralci all'iter del piano con un approccio reazionario ben conosciuto. Poi rimessi i piedi per terra, riconsiderata la presunzione che ogni tanto mi illude sul peso delle posizioni assunte in queste pagine, con tenacia e umiltà ho deciso di andare avanti.
Buonanotte

11 commenti:

Roberto Spina ha detto...

Salutiamo soavi il rinnovamento del PD: Emanuele Sanna al CASIC! Che vergogna, se penso a quanto succede oltreoceano. Riuscirò a veder spazzati via lui e quelli come lui?

Massimo Usai ha detto...

quoto roberto al 100%.
Appena letta la notizia...uan vergogna.

Anonimo ha detto...

attendesi opinione di Basilio e Marco su Sanna al Casic.

Anonimo ha detto...

Non diranno niente...Non a caso oggi stanno anche con Casula...

Massimo Usai ha detto...

ma chi e il vigliacco "Anonimo"?!?!
Il concorso e' aperto.
Ad ogni modo vorrei ricordare che nel Blog di Alberto Nioi (linkato a fianco), c'e' una bella storia di amministrazione asseminese...
nessuno si vergogna?

Anonimo ha detto...

Allucinante che Assemini non sia nel CDA del Casic. Siamo alle solite. Tra Assemini e Uta penso si sia attorno all'80% del territorio del Casic. Non riesco a capire l'elezione allunanimità del CDA. ASSURDO

Anonimo ha detto...

Scusate il parere di Basilio e Marco e l'ho sollecitato io.
Francesco.

Anonimo ha detto...

Io invece Tonio Capisco benissimo il voto all'unanimità.
Da un lato apparaentemente un grande risultato per il PD.
Dall'altro l'ennesimo inciuccio al Casic tra centrosinistra e centrodestra.
Francesco

Anonimo ha detto...

purtropp non è nelle nostre possibilità incidere sulle scelte fatte sia nel casic nè nelle altre sfere della politica.
Noi mettiamo a disposizione solo le nostre opinioni, e su questo non siamo stati consultati,nel caso saremmo stati contrari.Penso che anche la ''ragion di stato'' possa fare delle scelte di più alto livello rinnovatore.
per quanto rigurda lo stare con casula noi stiamo con tutti coloro che si impegnano per migliorare la qualità della vita di questo paese ,se poi lo fanno per convenienza o per passione non è affar mio,di fatto lo facciamo alla luce del sole grazie alla bontà della nostra buona fede.
Ti ho risposto anonimo ora rifletti su te stesso che non hai avuto il coraggio di firmare una domanda cosi' banale.
MARCO

Anonimo ha detto...

I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le istituzioni, a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, le università, la Rai TV...
...noi dichiariamo di essere un partito "diverso"...
Enrico Berlinguer su Repubblica 28.07.1981

La mia prima tessera l'ho fatta con un partito "diverso", ma oggi in che cosa consiste la nostra diversità? Se la gente guarda noi e guarda Berlusconi senza vedere differenze forse non è colpa loro.
Non abbiamo il coraggio di metterci in gioco, di scegliere le persone giuste se non strumentali al controllo dei posti di sottogoverno.
Dopo avere spulciato tutti gli errori commessi da Tizio o da Caio sul PUC non riusciamo a chiudere una riunione con un punto e capo ma pronti a trascinarci le scorie per chissà quanto tempo ancora.

Roberto Spina ha detto...

Quanti spunti, quante cose su cui riflettere. Il PUC, Sanna al Casic, Obama e Berlinguer, sono argomenti meno slegati di quanto appaia.
La vicenda Sanna - Casic è un assist fresco fresco, e dunque piuttosto efficace adesso che abbiamo ancora un pò tutti il mal di pancia per quanto visto, per provare a spiegare un punto di vista. Francesco ha sollecitato Basilio sulla vicenda, ritengo perchè il padrone di casa tempo fa ha sostenuto le tesi di quanti all'interno del PD non si riconoscono nella linea Soru, adducendo una deriva antidemocratica del Governatore e riconoscendo agli esponenti che gli sono avversi (in sostanza, la vecchia guardia) una maggiore capacità politica, intesa come capacità di dialogo e mediazione, e quindi, in sostanza di "ascoltare" le sollecitazioni e gli umori dell'ambiente al contorno. Quello che la vicenda Casic-Sanna rimette (perchè non è certo la prima volta, ma solo l'ennesima) in evidenza è che quella capacità di mediazione da molto non viene utilizzata per trovare la soluzione migliore nell'interesse pubblico, ma solo ed esclusivamente per sfacciati ed evidenti interessi personali di questi personaggi, che l'interesse pubblico non se lo ricordano neppure. Per contro, le decisioni autocratiche di Soru (generalmente) possono essere ricondotte ad un chiaro perseguimento di un interesse generale, ancorchè sia presumibile che in certi casi taluni singoli possono averne tratto interesse diretto. E' per questo che spero qualcuno spazzi via tutti gli storici boiardi di partito, se poi è Soru, tanto meglio, spero ci riesca presto. Ma in che modo queste vicende si legano tra loro. Dall'elezione di Obama io traggo alcune riflessioni. La prima è che se una società è vitale, deve avere il coraggio di pensare di avere la capacità di creare continuamente la propria classe dirigente, che si rinnoverà continuamente e che potrà così meglio affrontare e rappresentare la contemporaneità. Viceversa una società che si affidi ad una ristretta elite, che si perpetua nel tempo mi suggerisce l'ipotesi di una società statica, con poca fiducia in se stessa e nelle sue dinamiche. Un'altra riflessione è che, ricordando quanto sostenuto da Berlinguer citato da Fabrizio, da noi ci dimentichiamo che la nostra società funziona se ciascuno interpreta pienamente la propria funzione. Pienamente vuol dire che nel fare l'amministratore locale devi farlo al meglio per tutti e non solo per gli amici, devi accertarti che i progettisti incaricati siano i migliori e non i migliori amici, se fai il giornalista devi essere duro con i potenti e non conta che colore hanno, se fai il magistrato devi perseguire chi lo merita e non conta chi è, se fai il Presidente della Regione autonoma della Sardegna devi fare il PPR, anche se il partito del mattone ti farà la guerra, o tagliare l'ingordigia dei sanguisuga di lungo corso anche se si uniranno al partito del mattone, eccetera, eccetera. Ma da noi non è così. E per esempio, sul PUC l'impressione è che nel tempo un pò tutti non si sia fatto quanto si doveva. Si sarebbe dovuto realizzare da tempo che il PUC è uno strumento che deve essere condiviso dal maggior numero di soggetti possibile e che non può essere generato da una sola parte. Poi è vero che il PUC è uno strumento tecnico, ma deve nascere da una comprensione profonda della società su cui sarà calato. Per cui la sua gestazione deve essere una sequenza serrata di interazioni tra tutti i soggetti che vi hanno un ruolo e tra questi non hanno certo un ruolo secondario i cittadini. Il Partito in questo senso avrebbe dovuto elaborare un modello di società, una visione generale, priva di riferimenti urbanistici, anche costruita con assemblee come quella dell'altro giorno, ma anche con seminari in cui ascoltare esperti o con altri strumenti, che avrebbe dovuto essere portata come contributo di partenza che i tecnici avrebbero analizzato e trasformato in strumenti operativi, con una sequenza iterativa, che per successive approssimazioni avrebbe prodotto uno strumento condiviso, rappresentativo delle potenzialità del nostro territorio e rispettoso delle sue peculiarità e della sua tutela.