Buonanotte
lunedì 24 novembre 2008
diario politico
Mi ci sono voluti 500 km sotto la pioggia, Cagliari-Sassari andata e ritorno per soddisfare l'odiosa e fine a se stessa bramosia burocratica che attanaglia la Sardegna. Al rientro ho fatto giusto in tempo a partecipare al funerale di Graziano, un monteleprino che come tanti non ha avuto una vita semplice, ma a differenza di molti l'ha saputa vivere con la grazia di chi non avendo mai avuto sconti dal destino, non gli ha mai ceduto la sua forza d'animo e soprattutto il buon carattere di eterno ragazzo che lo ha accompagnato fino all'ultimo. Rimane il dolore delle tante piccole sconfitte che ognuno di noi si porta dietro, in questo caso per me è quella di non essere riuscito a fare la festa di quartiere che ne sono certo lo avrebbe visto tra i protagonisti, sereno e sorridente malgrado la malattia oscenamente ingiusta nei suoi confronti. Lontano dallo spirito giusto torno alle questioni che riguardano la politica asseminese e per i pochi non informati dall'Unione faccio un breve riepilogo sullo stato di salute della maggioranza e i pericoli per il puc, ma non solo, che ne derivano. Lo scontro che al momento ha prodotto le dimissioni di Gian Luigi Scalas dalla presidenza della commissione lavori pubblici è tutto interno al centro destra, Gian Luigi ha accusato in piena commissione Gigi Garau, di una indebita indagine nei suoi confronti tesa a danneggiare la sua immagine politica e professionale, da qui le dimissioni e la minaccia di querele incrociate. Se non ricordo male un episodio analogo era già successo un annetto fa, allora l'indagatore indicato e arringato con molta foga in aula era Tore Cubeddu. Ho assistito a quella seduta consigliare e avevo trovato il discorso di Scalas piuttosto incisivo e convincente, era basato sul diritto di un professionista di fare il proprio mestiere e gli affari conseguenti rispettando la legge, anche quando questa non è esattamente giusta a dire di tutti. Ma la parte più pregnante di quel discorso riguardava il rovesciamento del diritto, nel senso che accusava la maggioranza di allora di usare metodi intimidatori che avevano come obiettivo politico il silenzio dell'opposizione o di una parte di essa. Come ho detto entrambe le osservazioni mi sono sembrate pertinenti, in particolare ritengo che il riconoscimento e il rispetto delle minoranze sia un perno fondamentale per il funzionamento democratico di una comunità, ma è del tutto evidente che alla luce dei fatti recenti il problema non riguarda i diritti delle minoranze. La storia è un pò più torbida e sullo sfondo rimane il fantasma del piano urbanistico. Gian Luigi assessore all'urbanistica della prima giunta Mereu e da considerarsi uno dei protagonisti dell'affossamento del primo piano adottato, allora come ora il centro destra subentrato al centro sinistra rivendicava il diritto dovere di migliorare il puc, il risultato catastrofico di quella azione a prodotto l'empasse che ancora governa sovrana, ma in particolare ha tenuto vive quelle cattive leggi che secondo alcuni permetterebbero all'ex assessore, non solo a lui naturalmente di essere un assoluto protagonista negli innumerevoli progetti di miglioramento fondiario, quelli che in assenza di regole serie permette la costruzione di residenze in aree agricole senza un briciolo di programmazione. Sperando di non beccarmi una querela a mia volta credo di poter dire che l'intento degli investigatori fosse quello di dimostrare il legame tra un azione politica e un tornaconto economico personale. Le ultime informazioni dicono che coloro che intendono migliorare il piano e tra questi mi pare di capire ci sia gran parte del nostro gruppo consigliare, intendano ripresentare le linee guida. Basterebbe una banale considerazione sul clima in consiglio per capire la velleità di tale proposito, ma a rendere ancora più grave la situazione in particolare tra i nostri è il fatto che per ignoranza o mala fede nessuno dica che delle nuove linee guida si possono proporre solo bocciando il piano depositato. Trovare una morale esaustiva in questa storia non è cosa semplice, come in un giallo di Agatha Christie, che di investigatori se ne intendeva, colpevoli e innocenti si confondono e solo la vittima si capisce chi è, fin dall'inizio.
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9 commenti:
La conclusione del post di oggi dovrebbe essere letta mille volte dai protagonisti politici dell'attuale consiglio di Assemini. Dovrebbero chiedersi a loro stessi chi sono, che diritti hanno, di decidere "da soli" su 30mila persone. mettere gli interessi di tutti davanti a voli pindarici personali. Perche' nella NON approvazioen del PUC ci sono probabilmente interessi personali mal calcolati (perche' un PUC dovrebbe portare migliorie anche negli interessi personali, invece..) e poi c'e' la presunzione di essere esperti urbanistici o (peggio..) di grandi conoscitori della societa' in cui vivono. Invece conoscono bene (forse?) solo le persone che gli stanno vicine e normalmente manco ascoltano quello che dicono.
Non avere il PUC e' una sconfitta totale, ogni idea di cambiamento fa solo ridere, non perche' quello che e' attualmente sul tavolo di discussione sia perfetto, ma semplicemente perche' nessuno (NESSUNO !) dei protagonisti ne ha le capacita' di proporne veramente uno migliore. (almeno che per "migliore' non si intenda "conveniente' per alcuni....).
Ma ho anche capito che nessuno vuole sentirci in questo orecchio, ma mi appello in particolare al nostro Gruppo per farsi un bell'esame di coscienza e non approvarlo (l'attuale) non sarebbe una vittoria o una sconfitta di un parte politica soltanto, ma sarebbe il fallimento totale dell'esperienza consiliare. State perdendo tempo importante della vostra vita per nulla.....non sareste i primi, ma cercate di ripetere i mille errori fatti in passato e pensate (per uan volta0 che avere unos trumento e' decisamente meglio che non averlo.
Max
Bravo Basilio. oggi il tuo post mi piace molto. Diretto e sincero. Credo che i diretti inetressati stiano riflettendo sulle tue parole, specie le ultime come chiariva Massimo sopra.
ciao
Enrico
La moralita' ad Assemini scarseggia. Non si sa neppure come si scrive. Cambiano i politici, ma non cambia la morale. E' un'amara constatazione a cui non possiamo ancora per molto far finta di nulla.
Manuela
La moralita' dipende dalla cultura. La cultura dal clima. Il clima dalla geografia.
Massimo
Breaking news: Soru si è dimesso, indovinate su cosa?
ma ovvio, sull'Urbanistica.
Per la verità dagli articoli dei giornali non sono ancora riuscito a capire su quale articolo. Comunque meno male che si è dimesso presto, così all'Unione potranno tirare fuori dai cassetti i titoli e i coccodrilli pronti ormai da mesi, forse anni. Una avvertenza: è inutile affannarsi in dotte trattazioni per cui dovremmo esserne sollevati, non credo che attaccheranno, e poi credo che il Governatore sia tutt'altro che uscito di scena, anzi, forse comincia solo ora la resa dei conti.
Ho guardato le fotografie dei due che hanno rilasciato dichiarazioni e voto contrario contro Soru. hanno detto "non ci facciamo prendere in giro"...ho riguardato la faccia ed ho sorriso. la natura gioca brutti scherzi, alle volte.... ;-)
Ad ogni modo capisco Soru, si e' dimesso pochi minuti prima che segnasse Bendtner, non reggeva la tensione, lo capisco...ma se aspettava un attimo gli veniva il sorriso grande come a me :-D e di quei due (o quanti sono..) si sarebbe fatto una bella risata...
;-)
Non ci vuole molto a capire come siano andate le cose.....Un consigliere comunale cerca di fare il suo dovere scevro da interessi personali e professionali....un altro grida alla persucuzione!
Il tutto in un clima da pettegolezzo da bar classico di una cultura popolare misera e insignificante. Voi parlate di PUC, dovete riconoscere che ad una settimana dalle elezioni il vostro gruppo consigliare l'ha bruciato.
Non si capiranno mai i motivi di questa decisione, almeno non sembrano così evidenti ma qualcosa fa pensare che il trasversalismo che anima gli intraprendenti speculatori, sia sempre attivo ed influente. Da questa vicenda si capisce che certi discorsi non si possono neanche sfiorare....Soru ne sa qualcosa. Ma il problema rimane prettamente culturale, gli interessi di alcuni posti al di sopra degli interessi comuni, delle invidie e di qualche starnazzo di vecchia gallina che alle prime ore della mattina avvelena gli animi della cittadina.
Scusate la rima...In questa cittadina continuano a tenr banco uomini e luoghi comuni sepolti dal tempo e dove i fratelli sono morti o moribondi, ci sono gli altri a sostituirli con la loro carica di invidia e perfidia. Io penso che gli Asseminesi comincino a capire di cosa si tratta, cominciano ad intravedere un futuro fatto di cose nuove, soprattutto di gente vera....Non si può pensare che l'astuzia di un politico locale sia finalizzata alla realizzazione di un palazzotto decrepito e decadente....Ci sono giovani che hanno voglia di mettersi in gioco e pensieri validi su cui lavorare. Io penso che loro siano meritevoli di attenzione....ignoriamo questi personaggi che hanno in testa...problemi e drammi di cui non si capiscono le origini ma di cui si avvertono le finalità.......
by
clap clap clap all'ultimo intervento
Carissimi purtroppo Soru e stato fatto fuori da quel losco faccendiere che è cabras e dispiace vedere che ancora molta gente gli da credito.
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