dal Blog di Cuperlo... "La prima a Carlo che mi chiedeva come ho votato all’emendamento dell’Italia dei Valori sulla modifica dei rimborsi elettorali. Ho votato contro. La ragione è che non mi pareva giusto negare con effetto retroattivo un rimborso a liste e partiti che hanno affrontato nel 2006 le spese per la campagna elettorale. Certo, la legislatura è durata solo due anni e il rimborso è spalmato sui cinque anni previsti. Ma quelle risorse sono state investite e non trovo logico, in ragione dello scioglimento anticipato delle Camere, privare le casse di quelle forze di un rimborso a loro dovuto sulla base del meccanismo che prevede una quota (di rimborso appunto) per ogni voto ricevuto."
Bravissima persona il Cuperlo, ne condivido quasi ogni suo pensiero..ma in questa sua risposta e' condensata la illogica politica italiana...il rimborso per ogni voto ricevuto... anomalia tutta italiana e ed ecco eprche' fanno passare per "democratico e civile" andare a votare in massa, quando invece e' proprio vero il contrario.
Scusa basilio, non c'entra nulla con il resto dei tuoi post odierni, ma era per segnalarlo senza che passasse in silenzio.
sempre dal blog di Cuperlo...una delle tante risposte (giustamente) sorprese dalla risposta (di trincea!) di Cuperlo.. copio e incollo: 1. “Rimborso” vuol dire restituire ciò che è stato speso. Nel caso – penso tu lo sappia – così non è. Le spese elettorali effettuate vengono premiate (non mi viene altro termine) con cinque euro (nel 2001 era 1 euro) per ogni elettore avente diritto. E per ogni camera. NON per ogni votante, come dici. Da questo meccanismo, che ha tradito la volontà popolare di un famoso referendum, nasce un rapporto medio di 1:2,5 che vuol dire: spesa effettiva = 10; finanziamento (oops, rimborso) = 25. Forse è per questo che parli di 'risorse investite'? 2. La legge per cui il “rimborso” si protrae per i cinque anni anche in caso di interruzione della legislatura è una legge del governo Berlusconi del febbraio 2006. Questo almeno potevamo risparmiarcelo, non foss'altro perchè l'ha voluta lui. E sarebbe stato letto positivamente, anzi, sarebbe stato etico, con la crisi che strangola le famiglie, il dimostrare almeno una volta di tener conto dei soldi dei contribuenti. Ora Di Pietro potrà vantarsi, a ragione, della sua proposta. Mentre la questione morale continuerà ad aggirarsi inquieta per il paese.
Ma sta dicendo a me?!?!? Io LAVORO stasera... dovresti sederti tu e guardarmi, che sai essere un evento superiore sia allo spettacolo che allestisci ad Assemini, sia a Soru in TV...:-D
7 commenti:
dal Blog di Cuperlo...
"La prima a Carlo che mi chiedeva come ho votato all’emendamento dell’Italia dei Valori sulla modifica dei rimborsi elettorali. Ho votato contro. La ragione è che non mi pareva giusto negare con effetto retroattivo un rimborso a liste e partiti che hanno affrontato nel 2006 le spese per la campagna elettorale. Certo, la legislatura è durata solo due anni e il rimborso è spalmato sui cinque anni previsti. Ma quelle risorse sono state investite e non trovo logico, in ragione dello scioglimento anticipato delle Camere, privare le casse di quelle forze di un rimborso a loro dovuto sulla base del meccanismo che prevede una quota (di rimborso appunto) per ogni voto ricevuto."
Bravissima persona il Cuperlo, ne condivido quasi ogni suo pensiero..ma in questa sua risposta e' condensata la illogica politica italiana...il rimborso per ogni voto ricevuto... anomalia tutta italiana e ed ecco eprche' fanno passare per "democratico e civile" andare a votare in massa, quando invece e' proprio vero il contrario.
Scusa basilio, non c'entra nulla con il resto dei tuoi post odierni, ma era per segnalarlo senza che passasse in silenzio.
max
sempre dal blog di Cuperlo...una delle tante risposte (giustamente) sorprese dalla risposta (di trincea!) di Cuperlo..
copio e incollo:
1. “Rimborso” vuol dire restituire ciò che è stato speso. Nel caso – penso tu lo sappia – così non è. Le spese elettorali effettuate vengono premiate (non mi viene altro termine) con cinque euro (nel 2001 era 1 euro) per ogni elettore avente diritto. E per ogni camera. NON per ogni votante, come dici. Da questo meccanismo, che ha tradito la volontà popolare di un famoso referendum, nasce un rapporto medio di 1:2,5 che vuol dire: spesa effettiva = 10; finanziamento (oops, rimborso) = 25.
Forse è per questo che parli di 'risorse investite'?
2. La legge per cui il “rimborso” si protrae per i cinque anni anche in caso di interruzione della legislatura è una legge del governo Berlusconi del febbraio 2006. Questo almeno potevamo risparmiarcelo, non foss'altro perchè l'ha voluta lui. E sarebbe stato letto positivamente, anzi, sarebbe stato etico, con la crisi che strangola le famiglie, il dimostrare almeno una volta di tener conto dei soldi dei contribuenti.
Ora Di Pietro potrà vantarsi, a ragione, della sua proposta.
Mentre la questione morale continuerà ad aggirarsi inquieta per il paese.
Scuse accettate, ho pensato più o meno le stesse cose dopo che ieri notte ho letto Cuperlo. Ma stasera passi al concerto o ti guardi Soru?
Ma sta dicendo a me?!?!?
Io LAVORO stasera... dovresti sederti tu e guardarmi, che sai essere un evento superiore sia allo spettacolo che allestisci ad Assemini, sia a Soru in TV...:-D
e poi dove guarderei Soru?!? Alla BBC?
poi come e' andato il concerto? E l'intervista a Renato SOru?
tell me my friend
Massimo, Soru puoi vederlo sul sito della RAI...
Per il resto (rimborsi) concordo totalmente con voi...ma cosa dobbiamo fare per evitare questi pugni nello stomaco?
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