giovedì 12 febbraio 2009

diario politico

Qui l'effetto Sardegna è finito presto, il sole ha lasciato il posto al vento delle Alpi, passando per una giornata grigia con il cielo che sembrava dipinto col ducotone. In questo clima abbiamo fatto un buon debutto e una replica migliore, come sempre andremmo in crescendo e venerdì sarà uno spettacolo perfetto, nel suo genere ovviamente. La giornata libera fino alle sette ci ha convinto, la troupe al completo, a puntare decisamente verso il centro e alle dieci e mezzo facevamo colazione al caffè San Babila, che ho scoperto dopo cinquant'anni, essere il quartiere che ospita il conservatorio Giuseppe Verdi, oltre che i picchiatori fascisti del sessantotto. Con una paziente ricerca d'archivio Mario e Antonello hanno, per pochi euro, potuto fotocopiare delle preziose partiture di Gluck e Mozart. Impressionante l'auditorium, una splendida, gigantesca conchiglia adagiata. Non è passata neanche un'ora e i quattro hanno preso di spalle il duomo, quello del panettone Motta, che anche questa volta non sono riuscito ad abbracciare in un unico sguardo, solo la facciata becchi per intero, il resto, l'insieme, lo perdo, troppo grande per lo spazio visivo a disposizione e alla fine mi rimane solo il panettone in testa. La mia prima visita all'interno è stata rovinata d una telefonata ricevuta dalla Sardegna, che mi ha guadagnato il rimprovero del sacrestano, il quale esagerando nell'adempimento dei sui doveri, è incorso, dopo le dovute scuse nelle ire che oltre a grugniti ho voluto esprimergli con lo sguardo, che hanno sortito l'effetto voluto, cioè la sparizione del sacrestano. Abbiamo pranzato a Brera, in un minuscolo bistrot, dove ero già stato e domani visita alla pinacoteca che ospita Caravaggio. Intorno alle quattro un sms mi conferma che Daniela, dimostrando un affetto immeritato, sarebbe arrivata dopo un'ora a Milano proveniente da Bologna. Salutata la troupe che avrei rincontrato alle sette in teatro, ho trascorso il tempo d'attesa alla Feltrinelli, da cui sono uscito con uno dei libri della top ten di Massimo. Le due ore piacevolissime trascorse con Daniela sono state impegnate in parte a parlare di politica, loro a marzo hanno le comunali, ma Soru e la Sardegna sono stati l'argomento centrale. Le ho detto quello che più o meno scrivo. Le ho spiegato che comunque vada, dal momento che come voterò per il presidente lo saprò solo a cosa fatta e che questo sarà relativamente importante soprattutto in caso di vittoria.
Buonanotte

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Insomma, voterai in tracnce, o qualcosa di simile, giusto?
:)

Basilio Scalas ha detto...

Non esattamente, no so se mi guiderà il cuore, il cervello, la panca o qualche organo meno nobile.

Massimo Usai ha detto...

Cioe"?!?!? Soru ti eccita sessualmente?
:)
Well..you are weird !!!

;))))))

Anonimo ha detto...

a marina
in questa pubblica piazza siamo senza volto e se ci conosciamo non ti ho riconosciuto.
come indicazione fratello di valerio
marco

Anonimo ha detto...

a valerio
in questo partito i manovali sono milioni e per quanto bravi non possiamo crescere tutti,e io ,a dire la verità con i manovali mi trovo da dio.questo partito fa politica in altri dove tutti sono dirigenti hanno deciso di dedicarsi alla fisica
e a forza di scindersi per misurare la loro energia non fanno più sondaggi ma vengono inseriti direttamente nell'accelleratore di particelle del c.n.r.
p.s.
che nessuno si intrometta o si offenda questa è una disputa in famiglia.

Anonimo ha detto...

a roberto.
lo strumento,questo,per quanto bello ha dei limiti che uniti alla mia imperizia rischiano di travisare gli argomenti.
di certe cose se ne può parlare con tutti ma certi di essere capiti,infatti il mio intento non era quello di demonizzare qualcuno ma di portare la riflessione sugli errori piuttosto che sulla battaglia interna .
per essere chiari il contendere non sarà fra chi ha tradito ma fra due visioni della organizzazione futura della politica,fra la forma partito e la forma movimento.
io sono per la prima e tu per la seconda.
rimando tutte le ulteriori analisi a dopo le elezioni,forse anche dopo le europee,ma ogni mio intervento è indirizzato a evitare che noi veniamo usati come carne da cannone per i contendenti.
tu sei stato un dirigente locale e io ogni tanto vengo ascoltato da qualcuno abbiamo delle responsabilità,fosse solo verso noi stessi.
sai dove trovarmi ti aspetto per la birra e per i doverosi chiarimenti,se si paga alla romana siete tutti invitati.
marco

Basilio Scalas ha detto...

Domenica ci sono anche io.
Salute.

Anonimo ha detto...

Marco ha sottolineato uno dei motivi per i quali non mi riconosco nel PD e a differenza di altri non sono passato dai DS al nuovo partito, preferendo rifondazione. Io non credo che in un partito debbano esserci manovalanze e maestranze stabilite, ma che tutti possano essere massi in condizione di esprimere le proprie attitudini, in quel momento essere maestranze e di assistere gli altri quando a loro volta si cimentano nello specifico in cui sono capaci e in questa fase essere manovali.
Il concetto dei buoni manovali al servizio del partito non mi convince affatto. Per non farla lunga, riprendo le parole di Violante "in Italia i partiti di sinistra sono in crisi, perché abbiamo cercato il bipasrtitismo e abbiamo creato un bileaderismo". Ma il leaderimo, è un concetto che meglio si adatta a un idea di sinistra o di destra? Spinto agli estremi chi favorisce? E l'idea dei manovali a vita, fa crescere il leaderismo? Tutte queste risposte le troverete su New Political Channel. E come diceva sa MAISTANZA quando qualcuno "si ateggiava" a leader: tocca cabandi de cuaddu e bai a peisi, ca immoi toccada a mei.

Massimo Usai ha detto...

Scusa Valerio..cosa sarebbe New Political Channel?
non ho capito..;(

Anonimo ha detto...

è il canale su cui sintonizzarsi, che Corrado Guzzanti, in una parodia, consiglia, per "capirne di politica". Chiaramente trattandosi di una parodia, è una tv di cialtroni. Insomma, era una battuta per evitare di essere troppo seriosi.