mercoledì 18 febbraio 2009

diario politico

Be non è che ci volesse molta fantasia per immaginare il disastro, si è replicato per la terza volta un copione che mi ha sinceramente stufato. Unico risultato degno di nota, le dimissioni di Veltroni, per il resto la dissennatezza messa in campo ci consegna un quadro a cui sono haimè abituato. Lo sconfitto di turno diventa il padrone del partito e i suoi servitori più fedeli salgono sugli scudi, forti del capillare consenso sapientemente incanalato che neanche la DC degli anni d'oro avrebbe saputo fare meglio. Ovvia anche la reazione dei maggiori responsabili di quanto accaduto, colpa del Pd, i nomi mefistofelici di Cabras e Fadda ricominciano a catalizzare il livore dei fabbricanti di capri espiatori e quelli di Bersani e D'Alema spingono i puristi dell'estetica della sconfitta a fare tutti gli scongiuri di repertorio. Capisco che quando si è davanti ad un grande sogno sfuggano i particolari, ma credo che molto banalmente il presidente avrebbe dovuto ritirare le insane dimissioni e cercare l'alleanza con i sardisti accettando le primarie di coalizione. Troppo banale, troppo ancien regime, niente a che vedere con il sogno a portata di mano.  
Buonanotte

24 commenti:

Anonimo ha detto...

Fatte le debite porporzioni caro Basilio riproni lo stesso leit motiv del dopo elezioni locali.

I limiti di Soru, le sue responsabilità evidenziano, laddove c'è ne fosse ancora bisogno, l'incapacità della vecchia classe dirigente.
Che dire del modo con cui Soru ha tagliato la testa al toro sulla sua ricandidatura in queste regionali; mentre illustri compagni si apprestavano a studiare grandi strategie per metterlo ai margini ci si è ritrovati con Soru riconfermato e gli illustri strateghi del partito a guardare le elezioni dalla televisione.

Noi dovremmo ancora lasciare il partito in mano a una classe dirigente così saggia ?

Per non parlare del pricipio di solidarietà e di lealtà dei notabili del partito, bene i vecchi nomi a riposo hanno dimostrato ancora una volta che le correnti interne erano strumento ad uso personale.

Dove sono finiti i voti dei Sanna, dei Pacifico, dei Cabras, dei Milia ecc.
Tore Mattana è a rischio, Silvio Cherchi non cè la farà sicuramente....
In realtà la struttura per aree è stato l'ultimo colpo di coda di alcuni personaggi per salvaguardare la loro posizione di potere.
La scarsa consistenza morale di queste figure è emersa nel momento in cui avebbero dovuto lavorare per coloro che li hanno sempre sostenuti.

Ma non sono abituati a lavorare per gli altri e infatti non lo hanno fatto.

Indietro non si può tornare.

Quella ex classe dirigente che tu sostieni ancora, Caro Basilio, ha di fatto ucciso il partito rendendolo inviso ai cittadini, con le perenni indecisioni, i costanti litigi giustificati solo dalle spartizioni negli enti e nelle istituzioni, con la gestione familiare del potere.

Indietro non si torna Basilio.

Il popolo di centrosinistra ha affrontato una campagna elettorale senza notabili in campo, ed è stato bene, ha provato un senso di leggerezza, di appartenenza diciamo pure ad un sogno, ad una speranza, ma è proprio questa speranza che mi ha colpito, vedere tanta gente motivata dalla speranza che qualcosa potesse cambiare.
Ho sentito cittadini riconoscere l'arroganza di Soru ma allo stesso tempo fiduciosi nella sua fermezza, nella sua capacità di decisione, nei suoi progetti, nella sua capacità di procedere anche contro i veti dei partiti.


Una speranza e una fiducia che la vecchia classe dirigente non era e non è più in grado di dare.

Il concetto di partito così come lo abbiamo conosciuto non è più sostenibile perchè strumento di cui si è abusato indiscriminitamente per fini personali e puramente di potere.

Non risponde più ai bisogni nè dei cittadini, ne dell'elettorato, ne dei militanti.

Occorre prendere coscienza di queste circostanze proprio per evitare un ritorno ad un oligarchia senza popolo ma allo stesso tempo anche per evitare derive autoritarie.

Per vincere bastava l'alleanza con i sardisti?

Sai benissimo che non sono una grande ammiratore di Soru, ma su questo punto devo riconoscergli grande coerenza e fermezza morale, non gli importava governare ad ogno costo, gli interessava creare un'alleanza omogenea con la quale portare avanti un progetto.

Un principio che molti di noi hanno spesso sostenuto, ma molto spesso accantonato pur di agguantare il potere ad ogni costo.

Ciao Basilio
PS secondo me domani ti seppelliscono( metaforicamente)
Francesco.

Anonimo ha detto...

Sono in piedi ad applaudire l'intervento di Francesco. Condivido tutto. Tranne che Soru e' arrogante ed antipatico.
E' solo diretto nelle cose... e poi se fosse anche arrogante, fa bene, che altro deve fare con la gente che si ritrova vicino?
ah..i Milia, Sanna, Cabras, hanno dimostrato quelloc eh in realta' sono...dei nulal di buono. Mai un'idea decente , mai un progetto serio, mai nulla, perche' il NULLA sono, almeno SOru ci ha messo faccia ed il resto,. Quelli sono solod ei viglaicchi, oramai con l#ottima tipo Rifondazione, nel senso che serve che esista il Partito, che prenda finanziamenti, ma non importa se vinca, anzi..megli anche se solo perde. L'importante e' che garantisca il loro stipendio, come in Rifondazione...;)

E saro' molto piu' duro piu' tardi...ora ho fretta...

Bravo Francesco, comunque..condivido tutto.

Roberto Spina ha detto...

Io non so cosa abbia preso Francesco, magari sono le botte in campo, ma gli hanno fatto bene...condivido quanto detto da Massimo anche sul carattere dell'uomo e più tardi non sarò più duro (vogliamo ancora perdere tempo con quelle amebe?), ma più propositivo.

Anonimo ha detto...

Sardegna, Abruzzo, provinciali in Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Roma, le politiche, per dirla tutta, una disfatta. Veltroni non poteva di certo far finta di niente. Io partirei da qui. Dalla sconfitta delle “forze” progressiste, non solo politica ma anche culturale.
L’amalgama mal riuscita di D’alema, io l’ho intesa come una presa d’atto dell’incapacità e della inadeguatezza dell’attuale risposta del progetto PD ai problemi della società odierna. E così è alla luce dei risultati elettorali negativi conseguiti. Così pure il progetto soriano è stato penalizzato e non ha ricevuto il consenso dei cittadini neppure in quei luoghi (Sant’Elia, La Maddalena) nei quali lo stesso Soru pensava di ottenere riscontri positivi, per gli investimenti fatti.
Cosa vuol dire tutto ciò? In che modo interrogarsi?
Non credo che un’analisi del voto ci darà le risposte che servono a capire i risultati elettorali, ovvero cosa pensa la gente, di cosa ha bisogno, di che cosa ha paura, quali speranze insegue?
Il fatto è che, ultimamente, mi sono sentita veramente poco fiera di essere italiana. Anche sollecitata dalle inchieste giornalistiche di Riccardo Iacona nel nuovo programma di approfondimento delle grandi questioni del nostro Paese (che vi suggerisco di vedere se vi capita una domenica sera casalinga), mi chiedo: che tipo di società umana si sta formando? Quanta responsabilità ha la politica nel processo di formazione di una società? Quanto le forze progressiste democratiche sono riuscite ad interpretare e governare gli elementi che poi determinano il vivere comune di ogni giorno. Il capitalismo globalizzato, la crisi dell’Occidente, i nuovi problemi spirituali e antropologici della moderna umanità. Che futuro si prospetta?
Come affermare e difendere i diritti della persona, il diritto al lavoro, il diritto ad essere padrone del proprio destino, dentro una società in cui c'è una forte competizione e una forte innovazione? In che modo conciliare un'economia dinamica che crea disuguaglianze con una società giusta. Con quale tipo di democrazia si cerca di uscire dalla crisi attuale?
“Joseph Stigliz sostiene che al capitalismo come quello che abbiamo conosciuto finora, basato sui consumi, la sola alternativa a un protezionismo disastroso sarà un capitalismo basato sugli investimenti e su una redistribuzione della ricchezza mondiale e, all’interno dei vari paesi, della ricchezza tra i vari ceti sociali. Perché solo la redistribuzione potrà rimettere in moto la produzione e i pistoni del motore economico. Per non parlare della necessità di cambiare un modello di sviluppo che ci sta portando a una catastrofe ambientale. Se questo è vero, significa che è nelle cose il bisogno di qualcuno in grado di rappresentare quella che sarà una nuova base sociale, una base che sarà molto diversa dall’attuale: una società che esprimerà bisogni umani più che consumi superflui indotti dalla pubblicità” (A. Reichlin)
Ho pianto il giorno dopo gli esiti delle elezioni, perché ho perso il senso di appartenenza, mi sento spaesata, confusa e in attesa non di un nuovo partito ma del risveglio di quel partito democratico nel quale spero siano confluiti gli ideali di una società più giusta e più solidale alla quale vorrei ancora appartenere.

Anonimo ha detto...

Sarà banale, ma per rimanere terra terra, il primo problema del centro sinistra é che si chiedono a tutti sacrifici e poi ci dobbiamo sorbire i nostri vertici che si atteggiano a RICCHI DIRIGENTI D'AZIENDA con portafoglio gonfio. Allora una domanda sorge spontanea. Che cavolo chiedi al popolo i sacrifici. CAMBIARE ROTTA DARE IL BUON ESEMPIO, RIDURRE INDENNITA' AI PARLAMENTARI RIDURRE IL NUMERO AL MASSIMO A 300 TRA SENATORI E DEPUTATI. CONSIGLIERI REGIONALI MASSIMO 3000 EURO AL MESE. FATTO QUESTO SI POTRA' CHIEDERE ANCHE AI POVERI MORTALI QUALCHE SACRIFICIO.

Anonimo ha detto...

le disamine sui massimi sistemi magari le affrontiamo dopo aver fatto questi primi passi, altrimenti i cittadini continueranno a prenderci, GIUSTAMENTE A CALCI NEL SEDERE.

Anonimo ha detto...

Condivido quanto detto da Francesco, non penso ci sia analisi del voto da fare è tutto abbastanza chiaro purtroppo. Il movimento nato da queste elezioni è in fermento e si sta muovendo a me basta questo !!! Ho rivalutato la figura del Govenatore Soru è una nostra grande risorsa e non gli permetteremmo di starsene a guardare abbiamo ancora bisogno di lui. Gli altri sono al giro di boa e li considero morti che camminano.
Monica

Anonimo ha detto...

O.K. Tonio, per me non è banale la tua proposta, laddove il significato concreto del tuo dire e anche di tanti altri, come il mio, è quello di pretendere che la politica sappia fare il suo compito. Ovvero farci vivere bene in una società che garantisca i diritti a tutti e non solo i doveri. Se poi c'é anche un pò di equità nella ripartizione dei beni.. meglio. Quello è in buona sostanza ciò che ho cercato di dire prima. I massimi sistemi sono in realtà gli strumenti che si devono adottare per realizzare un mondo migliore possibile. La scelta del mondo migliore dipende dal concetto di società che ha ognuno di noi. La politica è il mezzo per arrivarci.
I partiti dovrebbero essere la sintesi dei progetti delle scelte collettive e dovrebbero lavorare per noi. Il condizionale è d'obbligo in questo caso.
Per tutto questo credo anche che identificare il mio o il tuo progetto di società con un nome, una leadership, non sia corretto. Io ho bisogno di identificarmi in principi, ideali, anche utopie, ma non in un leader. Troppi personalismi, autoreferenzialità, pienamente d'accordo, infatti la degenerazione di questa tendenza è in buona parte causa dello sfacelo attuale.
Come ho detto a Basilio l'altro giorno, non siamo obbligati a vivere in Italia se non riusciamo a riconoscerci in questa umanità, se il futuro che si prospetta è così avvilente. Ma sperare in una riscossa, in un riscatto, è così utopico?

Anonimo ha detto...

"una vecchia mai stata sposa mai stata moglie prese la briga e il gusto di dare a tutti il consiglio giusto"
auguri al rinnovamento con la politica di pol pot che per far governare i giovani massacrò tutti gli adulti.
c'è ancora troppo livore interverrò quando la calma vi farà ragionare.
marco

Anonimo ha detto...

Adulti non ce ne sono più da un pezzo sono tutti vecchi.
Monica

Anonimo ha detto...

GLI ITALIANI SONO STATI SEMPRE CALMI. ORA E' IL TEMPO DEL CORAGGIO ALTRIMENTI PER ALTRI VENT'ANNI GOVERNERA'SILVIO. IO SOSTENGO CHE SE LO SEGUIAMO NEL SUO MODELLO NESSUNO MAI CI DARA' FIDUCIA. PERCHE' VOTARE L'IMITAZIONE SE HAI L'ORIGINALE?
VOGLIO UN MODELLO DI SVILUPPO SOSTENIBILE,CON POCHE REGOLE MA CERTE, CON UNA SPESA PUBBLICA CHE INTERVENGA NEI SERVIZI ESSENZIALI, ISTRUZIONE E SANITA', MA CHE LASCI ANCHE FARE I PRIVATI E LI LIBERI DALLA BUROCRAZIA. LA BUROCRAZIA CHE SPESSO E' STRUMENTO ECCEZIONALE PER FARE CLIENTELE.
VOGLIO ANCHE UN LEADER NUOVO, NON ANCORATO A VECCHIE IDEOLOGIE, VOGLIO CHE CONOSCA IL PASSATO, MA CHE SI RENDA CONTO CHE E' PASSATO E CHE SAREBBE DELETERIO RIPERCORRERLO.

Anonimo ha detto...

tonio per vincere ti consiglio il libretto sempre valido da millenni"l'arte della guerra"se il generale è incapace alla prima sconfitta le truppe si disperderanno e i colonnelli si massacreranno fra di loro con il risultato che il vero nemico farà la conquista senza nessuno sforzo
marco

Anonimo ha detto...

non so perché, ma certi discorsi, mi suonano come se qualcuno sia convinto che per fortuna c'è Silvio il FORTE, per "bastonare" il prepotente Soru. Mentre leggevo certi interventi, alla radio è partita la canzonetta "meno male che Silvio c'è", come colonna sonora era appropriata, chissà se era una coincidenza o anche questo un segno del destino.

Anonimo ha detto...

che piaccia o no senza silvio chi governava adesso?
NOI GOVERNAVAMO SE GOVERNA SILVIO è PERCHè IL GOVERNO NOSTRO è CADUTO.
DI QUESTO DOBBIAMO RAGIONARE
COME STARE ASSIEME E NON COME MEGLIO SCANNARCI.
MARCO

Anonimo ha detto...

Sinceramente, se devo accompagnarmi con qualcuno, vorrei che ci sia intesa, nei fini e nei metodi. Considerando che lo scannamento è partito ben prima delle elezioni, credo invece, sia arrivato il tempo di definire chi si è e dove si sta. Io stavo con Soru e continuo a starci, ero contro il modo di fare politica trasversale (se di politica si tratta), di Cabras Fadda & CO e continuo ad esserlo. Questi due modi d'intendere la politica secondo me sono inconciliabili, quindi se chi ha giocato al massacro ha cambiato "stile" lo dimostri, o, almeno lo dica.

Anonimo ha detto...

PER ANNA.
SONO PIENAMENTE D'ACCORDO.
QUESTO è UN PASSAGGIO DI CONFUSIONE
SUL QUALE BISOGNA TENERE I NERVI SALDI.
LA CRISI CHE STIAMO VIVENDO è LA MADRE DEL CAMBIAMENTO ECONOMICO E POLITICO IL NOSTRO COMPITO DI CITTADINI ATTIVI è DI CECARE DI INFLUENZARNE L'INDIRIZZO VERSO I NOSTRI VALORI E NON VERSO I PIFFERAI MAGICI DI TURNO CHE SIANO ESSI BUONI CATTIVI O DIVINI
MARCO

Massimo Usai ha detto...

x Tonio....ehm... io lo dico da tempo. Tutto e' in un nodo: il finanziamento ai partiti! Se non ci fosse quello, non ci sarebbero neppure molti partiti e non ci sarebbe confusione e meno gente andrebbe a votare. E sarebbe solo un bene. E' un discorso lungo, ma se vuoi lo portiamo avanti. ma il segreto e il cancro italiano, e' tutto in quel nodo: I Partiti !
Non che non debbano esistere, ma in Italia sono una base occupazionale e non una forza sociale.
Non andare a votare fa piu male ai Partiti piu' che votare per gli avversari!

Massimo Usai ha detto...

Riguardo "ai Leader", ma ragazzi, da quando in qua' la politica ha vissuto senza Leader?!?!? a me pare una scusante debole. Da Giulio Cessare a Churcill, sono i leader che fanno i movimenti.
Al contrario non e' mai esistito nulla. Se avete un esempio, per favore scrivetelo.
;)

Marta ha detto...

Condivido in pieno le parole di Francesco, così come quelle di Anna.
Piaccia o non piaccia Soru ha un merito enorme, quello di aver risvegliato la coscienza politica di tanti tantissimi giovani e questo ho davvero potuto toccarlo con mano nei suoi numerosi incontri durante la campagna elettorale.
è da questo che dobbiamo, che dovete partire... avete bisogno di noi, ve ne siete accorti?
Marta

Anonimo ha detto...

alcuni discorsi sembra si basino su una visione della realtà mistico - fatalista. Tutto quello che accade è frutto di azioni, progetti e metodi che sono stati strutturati e mandati avanti da persone che hanno voluto ottenere certi risultati. Così l'economia è andata in un certo modo, perché a qualcuno ha voluto che si strutturassero certi sistemi a costo di una grave crisi. Il voto disgiunto è stato praticato un maniera scientifica a costo di una grandissima confusione e crisi politica del PD prima e della sinistra a seguire. Insisto, i nervi saldi si tengono principalmente per non fare disastri, chi non ha saputo farlo al momento opportuno, predichi pure la calma, ma non è affidabile.

Anonimo ha detto...

Max, riguardo ai leaders, ovviamente la politica ha i suoi. Ma quello che volevo evidenziare era il pericolo di identificazione televisiva nel “superuomo” leader, e della conseguente trasformazione della partecipazione politica in tifo. Poi sono assolutamente del parere che i partiti progressisti debbano capire meglio quanto la società di oggi è cambiata e farsene una ragione senza chiudersi in vecchi riti, ma anche senza farsi lusingare da sirene populiste.

Massimo Usai ha detto...

Anna, I leader sono da sempre quelli che la gente segue. Per giunta sono i leader che portano avanti le idee e i progetti. Senza un leader le idee non esistono. Questa non e' una cosa triste o positiva, e' semplicemente lo stato delle cose.
Solitamente un leader nasce da un'idea o da un progetto. Servono entrambi per esistere.
Ora possiamo sicuramente entrare sul discorso "del tifo", che puo' essere negativo, ma questo dipende dalla Societa' dove il leader si esprime. Quello che volevo dire io era solo che ora non si deve giustificare "il non piacere Soru", dietro un improbabile.."io seguo le idee e non i leader", che mi pare Marco abbia detto. perche' non solo non e' vero, ma non esiste proprio!
In nessuna parte del Mondo. I Leader (gli uomini) sono basilari nella politica e nella Societa'.
Io e te (Basilio no..ahahah ;P) possiamo avere un'ottima idea, ma dobbiamo saperla esprimere questa, dobbiamo essere Leader, saperla esporla, spiegarla e farla seguire dagli altri.
Questa e' una differenza sostanziale. Perche' idee ne esistono a migliaia e tutte positive (ma anche quelle negative, sia chiaro..), solo che hanno bisogno di leader, di uomini che possano portarle avanti e essere rappresentativi di altri individui.
Coem questo leader nasca e' sempre relativo, ma alla fine non sarei cosi negativo sulla TV...anche perche' ci provano in migliaia all'anno, ma solo pochi possono esserlo.
E SORU LO E' !! E molti nei DS sono persone in gamba ma non lo sono e non lo saranno mai.
Cosi coem alcuni possono avere tutte le intuizioni che vogliono, ma non riescono manco a fare capire cosa vogliono..un nome? ok, lo faccio..>Cabras ! E non e' una provocazione...si tratta proprio di nullita' politica e comunicativa...;)
pero' sa fare i doppi giochi, ok..ma questo del voto disgiunto o altri trabocchetti e sempre ad appannaggio di "persone molto piccole"..:))

ciao

Anonimo ha detto...

Come si dice....quoto Massimo.
Francesco

Anonimo ha detto...

Vorrei dare il mio contributo all'analisi del voto, credo che la cosa principale da dire sia che hanno votato le persone sbagliate.
Voglio farmi promotore di una riforma elettorale su scala mondiale affinchè in tutte le democrazie gli elettori siano STRANIERI e NON RESIDENTI.

Con una legge simile:
Eltsin non avrebbe mai battuto Gorbaciov;
Mandela sarebbe stato presidente del Sud Africa con 20 anni d'anticipo;
Bush non sarebbe mai stato presidente degli USA;
Soru sarebbe ancora governatore;
Berlusconi sarebbe stato surclassato da un qualunque avversario;
ed io sarei stato capoclasse.