diario politico

Il bel commento di Roberto ha corso un grave rischio di censura per eccesso di bontà nei confronti di questo foglio. In realtà mi sono trattenuto a stento di girarlo alla mia mailing list, questo lo dico affinché non si affievolisca troppo il livore di quanti, in assenza di una vita migliore, cercano di peggiorare quella degli altri. Non ho dedicato molto del mio scarso tempo libero al partito, il massacro sui finanziamenti allo spettacolo impone ai free lance come me di scarpinare il doppio per racimolare la metà. Questo ovviamente impone una scelta più ponderata dell'utilizzo del proprio tempo libero e il partito è rimasto in coda, dietro l'orchestra, la cura dei bonsai, il volontariato dell'arte e qualche buona lettura, oltre gli amici. Nel frattempo per chi non se ne fosse accorto il partito va avanti con la sua stringente organizzazione e ad Assemini è pronta la lista unitaria dei quaranta componenti della nuova direzione cittadina, selezionati in base a cinque capi bastone riconosciuti, cioè ogni capo bastoncino direi, vista la dimensione locale, ha indicato sette porta colori della propria scuderia e il congresso cittadino potrà vantare l'esito unitario. Naturalmente intento com'ero nelle distrazioni di cui sopra, non mi sono potuto affiliare a nessuna delle cinque chiese. Il mio rammarico di non poter dare un contributo più incisivo alla costruzione di un partito decente fa il paio con la soddisfazione che mi da il fatto che nessuno dei cinque pastori abbia avuto il coraggio di ritenermi una sua pecora.

Buonanotte