martedì 30 giugno 2009

diario politico

Ho parzialmente capito perché il puc non si approva mai. Niente malafede o affaristi più o meno occulti, è una questione di relativismo, cioè il consigliere e l'assessore in carica, mi spiegava uno di questi, non ragionano in termini assoluti - in questo caso una ventina d'anni di ritardo - la tempistica è misurata perentoriamente dal giorno del loro insediamento. Risulta così abbastanza  evidente che quei pochi che lo fanno, hanno ben poco di che lamentarsi dal momento che il piano va considerato al primo anno d.M. (dopo Mereu). Anche l'afflato unanimistico che aveva indotto un consigliere di opposizione a dichiarare che "finalmente il piano si affrontava in maniera trasparente e collegiale", è via via scemato per lasciare spazio a considerazioni più coerenti con la tradizione politica cittadina: "Volevano fare i furbi, ma adesso li fottiamo noi" per la maggioranza; "Se portano quelle carte in aula li faccio arrestare tutti" per l'opposizione. Per fortuna arriva l'estate e i bisogni feriali prenderanno il sopravvento su questioni che hanno bisogno di menti lucide e fredde e poi, se passasse anche un altro anno che ci sarebbe di male, siamo pur sempre nel d.M.
Buonanotte    

24 commenti:

Massimo Usai ha detto...

ahahhaha...grande pezzo.
Il PUC "mai approvato" e' semplicemente la messa in atto della stupidita' politica e culturale del paesello. Oramai manco mi entusiasma piu' l'idea che venga approvato... e' semplicemente cosi deludente quello che arriva da Assemini e cosi deprimente, che ogni volta che succede qualcosa di tragico nel mondo, penso sempre che sia successo del posto sbagliato.
;)

tonio scano ha detto...

cavolo mi deprime il fatto che il pezzo rispecchia la realtà

Anonimo ha detto...

non c'è limite alla decenza...e hanno anche il coraggio di continuare a pavoneggiarsi, come se nulla fosse!

Roberto Spina ha detto...

Questa è una di quelle cose in cui non conta solo quello che uno dice, ma anche quello che uno ha fatto.
Si, perché è troppo semplice criticare quanto avviene e non agire direttamente, per quanto uno può, per cambiare le cose.
Penso che sia fin troppo banale dire che Assemini sia uno sfacelo dal punto di vista urbanistico e le responsabilità riguardano tutte le parti politiche che hanno amministrato. Per come siamo messi oggi, sono molto combattuto rispetto all'idea di avere un P.U.C. purchè sia. Diciamo che la vedo così: per sintetizzare una sana pianificazione urbanistica così come la vorrei, bisognerebbe ricominciare tutto daccapo e ci vorrebbe un pò di tempo (ma forse neanche tanto). Possiamo permetterci nel frattempo di aspettare ancora? non ho tutti gli elementi per rispondere, ma se uno ascolta i rumors sembra di sì: ad oggi il nuovo PUC è atteso solo per le nuove aree edificabili e pare che in giro ci siano parecchie unità già costruite invendute. Se l'argomento è l'occupazione, ribadisco che non possiamo continuare a costruire pur di garantire i livelli occupazionali, bisogna attuare altre politiche. Non è che se ci sono troppi medici, mi faccio fare iniezioni anche se non mi servono pur di farli lavorare.
Piuttosto ci sarebbe da lavorare per costruire una coscienza condivisa sul ruolo e le funzioni della pianificazione (e non del P.U.C., che è solo un piccolo e parziale strumento). Bisognerebbe lavorare perché diventi patrimonio culturale della comunità asseminese la consapevolezza dell'importanza di una pianificazione equilibrata, che metta al centro la qualità della vita delle persone. Far passare il messaggio che non riguarda solo le nuove aree edificabili, ma che si può riconfigurare (e spesso sono questi gli interventi più urgenti) anche lo spazio già edificato, che per far questo è necessario e utile il contributo di tutti, perché non è solo una questione di edilizia e di impresari e muratori. Dentro agli spazi ci sono le persone, tutte, che si muovono, fanno le cose, insomma, che vivono. Ma questo bisogna dirlo alle persone, bisogna creare le occasioni, insistere. E da questo punto di vista, non ho dubbi, parlo (forse) bene, ma razzolo male. Non ho fatto abbastanza, potrò avere le mie giustificazioni, ma il dato rimane quello e quel dato mi toglie anche un pò di legittimazione a criticare. Ecco perché voglio in ogni caso rispettare il lavoro di chi ha operato in passato e tuttora lo fa.

Anonimo ha detto...

Ecco l'intervento di un artista e non da critico d'arte.
Francesco

Basilio Scalas ha detto...

E' tardi, sono rientrato un quarto d'ora fa da Orroli, un lavoro che a parte la fatica molti di voi mi invidierebbero, ne sono sicuro, si tratta di Nuraxia, un progetto folle in un posto magico, se non divento matto dopo il sette quando finirò, mi piacerebbe parlarne. Intanto se interessati con Riccardo Pittau e compagnia debuttiamo a Sinnai, nel bel cortile della pinacoteca, venerdì alle 21. Per dire che bene o male ognuno fa il suo, più o meno pubblicamente e più o meno esposto alla critica. La politica è per genesi la "cosa pubblica", se uno col curriculum vitae di Roberto non si sente del tutto legittimato a criticare, siamo malmessi. Mi permetto di dire, a meno che non mi sfugga qualche tuo lato oscuro, che mi pare che la tua sia un'autoregolamentazione del diritto - dovere di critica. Di questi tempi la sconsiglio come linea generale e mi pare che sia arduo solo pensare che la vita politica cittadina sia ammorbata da un eccesso di critica, direi che l'esoterismo nel quale si sviluppano alcuni riti fondamentali della politica tengano ben protetti i destinatari delle osservazioni. Mi dispiace infine, che tu faccia cenno alla mancanza di rispetto. Credo che riguardi la vicinanza e l'oggettiva difficoltà di tradurre in asseminese quanto diciamo sulla qualità della classe politica del resto del mondo, a parte Obama. Il blog ah sviluppato i suoi anticorpi contro le offese, alcune sentinelle silenti mi avvertirebbero subito in caso di errore. Comunque sia, mi sento a credito di rispetto dalla politica, frase di cui non sono del tutto convinto ma che migliorerà l'umore di Tonio.
Buonanotte

Roberto Spina ha detto...

Comincio dalla fine: non devi dispiacerti del mio riferimento al rispetto, non voleva essere un'accusa nei tuoi confronti. Anzi, probabilmente io sono anche un pò invidioso della capacità di essere così lucidamente caustico come dimostri di saper fare tu. E lo riconosco come un mio limite. Forse è per questo che non ho un mio blog. Per cui è una cosa tutta mia e non un giudizio di valore su altri. Sull'autoregolamentazione al dirittto di critica, dico questo: non sono tanto interessato a tenere vivo il dibattito fine a se stesso, preferirei ci fossero meno motivi per dibattere perchè qualcuno sta ci lavorando su. Mi piacerebbe che ci fosse qualcuno che fa per me, per tutti, quello che deve essere fatto, ma se non c'è, bisogna agire. E averne solo parlato non ci assolverà. In molti si stanno impegnando, dedicano il loro tempo, ma serve qualcos'altro, qualcosa di diverso, che ancora non vedo. Per usare due slogan molto di moda adesso, forse alcuni che fino ad ora hanno solo parlato potrebbero essere "quelli che stavamo aspettando" o "quelli che nessuno stava aspettando" (a proposito, seguite con attenzione i Piombini democratici), a seconda del punto di vista che si assume. Per esempio, ricordo la tua iniziativa per discutere di pianificazione. Lo so che forse mi sto mettendo nei guai, ma è un peccato che sia abortita. E non importa se cè qualche defezione, alla lunga saranno gli assenti ad aver avuto torto.

tonio scano ha detto...

Sembra che stia prendendo piede l'idea di fare un PIP, che ne pensate?

Anonimo ha detto...

Almeno si rilassano un p
Francesco

Anonimo ha detto...

a credito di rispetto... basta questa definizione per inquadrare l'omino presuntuoso, e pensare alle guardie come se ci fosse qualcuno pagato per sorvegliare i topolini. Invece da qui proviamo a cercare "l'anima" de is topis negli archivi del comune di una ventina di anni fa visto che se ne parla con insistenza e scopriamo i soliti favori in appalti col trucco, magari con l'aiutino della lotteria e delle famigliole? Poche ore di lavoro gratuito in 48 anni non sono tanti e poi bisogna anche sdebitarsi col partito prima durante e dopo Craxi, vero? A chi volete fare la morale con elementi di questo tipo che hanno perso le elezioni e anche la faccia?

Basilio Scalas ha detto...

Dovrò rivedere il mio giudizio sulla legge Basaglia.

Anonimo ha detto...

Cos'è, nostalgia della classica cura comunista contro gli avversari politici o un tentantivo di scoraggiare la curiosità di altri consiglieri?

Michela Brambilla ha detto...

Per anonimo: Se scopi come scrivi sei cornuto.

Anonimo ha detto...

ha ragione la brambilla una volta nella vita

marco

Anonimo ha detto...

Un'altra citazione banale pescata nella raccolta per veline intelligenti? Be, non tutti hanno potuto sguazzare nell'accademia di montelepre pero' gli atti comunali di 20 anni fa sono facili da leggere e si capisce bene anche chi c'è dietro certi favori del partito di allora.

Anonimo ha detto...

divertente, era chiaro che prima o poi saremmo arrivati alle corna, di solito chi ne parla e' perche' ha avuto problemi del genere in famiglia..... buonanotte

Basilio Scalas ha detto...

Tardi anche oggi, ma ormai ci toccherà a breve affrontare - se migliora l'umore, speriamo già da domani - i piombini, la Serracchiani, Franceschini e Bersani, ho già scelto ber sani, sembra un bell'augurio. Speriamo che i condoni edilizi, penali e amministrativi ci salvin - noi comunisti dico - dalla galera in seguito alle rivelazioni della talpa comunale. Per il perdono morale mi pare che siamo in tempi abbastanza favorevoli. Per il resto non bisticciate e non fatte i bambini cercandovi le famiglie, è inutile che vi ricordi che mi basta fare un clic e inserirò un odioso filtro che mi costringerebbe a leggere prima di pubblicare, mi pare che non ci voglia moltissimo a capirlo e ogni tanto spegnetelo il computer.
Buonanotte

Anonimo ha detto...

mi alzo alle 5 per fare la mia corsa e rischio di fare la fine del cane, questo non vi sembra più importante del PUC? cercate di essere più pratici e meno teorici, se no ci scanniamo a vita, la civiltà comincia dalle cose semplici, dalle regole di buon senso e buon vicinato, non c'e' bisogno di fare gli studentelli pedanti per poi non capire che ormai è sulle cose vicine e brucianti che si gioca la partita. Considerate un consiglio, una necessità di noi giovani, dimettetevi tuttti, in massa, e passqte la palla ai 30enni/40enni e fatevim da parte. il mondo è più loro che nostro, e hanno,tutti gli striumenti per analizzarlo e gestirlo, forse con più abilità di noi amministratori pro tempore.

Michela Brambilla ha detto...

anche l'anonimo ne parla, purtroppo non coglie.

tonio scano ha detto...

Caro Basilio oggi il contenuto di questo tuo pezzo è stato riportato in Consiglio Comunale, evidenziando il commento di Massimo, e la mia frase. Comunque rimane un fatto, il PUC non ARRIVA, l'Eni chiude e noi a litigare per questioni delle volte irrilevanti.

Basilio Scalas ha detto...

Così impari a frequentare cattive compagnie.

Massimo ha detto...

what? Sono stato nominato in consigio comunale?
E cosa avrei detto di scandaloso?
Comunque... conferma che questo blog e' "tendenza"...ahahah
ciao

Massimo Usai ha detto...

Forse e' meglio che specifichi questo punto, che probabilmente ha portato alla disperazione...
.."e' semplicemente cosi deludente quello che arriva da Assemini e cosi deprimente, che ogni volta che succede qualcosa di tragico nel mondo, penso sempre che sia successo del posto sbagliato."..

intendo che e' un luogo "inutile", ecco cosa intendevo. Nel senso che , a parte le vite umane, che esista o non esista Assemini, nel Mondo, ma anche in Sardegna, non fa nessuna differenza.... e' solo un luogo per dormire o mangiare (in casa, ovviamente..), solo 20 anni fa era un posto importante...ma la classe politica ha fatto il suo per farlo diventare un posto semplicemente "inutile"...

ciao

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e