diario politico

Con la dovuta calma ma con decisione rimetterò in moto il bloghettino, come lo chiamo affettuosamente. Con Facebook ho praticamente chiuso e sto cercando di frenare una pulsione entropica che a stento riesco a contenere, perciò terrò in sonno il mio status in attesa di cancellarlo. Lo faccio col rispetto dovuto e ai miei occhi quelli che non hanno neanche pensato di aprirsi un un profilo non guadagnano neanche un punto. Ho un sacco di cose da fare con le mani e con i piedi che quel che rimane del cervello si deve mettere a disposizione. Giovedì si parte per Barcellona con la famiglia, io e Filippo dovremo prenderci cura delle nostre cinque donne oltre che del nostro spirito. Weekend in puro stile Rayanair che mi dispensa dal commentare la farsa  sulla cancellazione dei voli nazionali, una delle tante che circolane nel paese. Una verità incontrovertibile è che si affronta l'anno che darà l'inprinting al primo velocissimo decennio dell'anno zero che a occhio sarà il prologo di un ventennio conservatore. Lo so, peccho di ottimismo, ma ci credo, se ci mettiamo di buzzo buono tra dieci anni possiamo invertire la deriva. Nel frattempo ci metto i miei migliori auguri per tutti e un doveroso omaggio al 2009, che se fossi un contadino saggio definirei una buona annata. 

Buonanotte