domenica 7 febbraio 2010

diario londinese

Epilogo V: Attraversare Milano in Autobus dopo una settimana a Londra è stato un flashback della sensazione di grigiore e desolazione che ebbi al rientro da Mumbai, quando feci lo stesso tragitto meneghino per tornare a casa. Anche la pubblicità politica lontano dalla campagna elettorale vede ora come allora il partito di Casini invadere le pareti intorno ai cantieri della fiera che cominciano a mostrare orgogliosi giganti di cristallo. Alla stazione centrale decido che non ha senso che me ne stia due orette a zonzo e fumata un'altra sigarettina prestando un'inedita attenzione al bagaglio sono di nuovo in movimento. Questa volta l'autobus è semivuoto ma ben riempito dall'insopportabile gracchiare dell'autoradio mal sintonizzata su una stupidissima emittente locale, neanche le due telefonate ricevute hanno indotto l'autista ad abbassare il volume. Arrivo a Linate con tre ore d'anticipo e ormai mi sento perfettamente a mio agio, con la destrezza del trasvolatore incallito mi accerto dell'esatta locazione del check in Meridiana che, mi informa il monitor aprirà solo tra un ora. Decido di migliorare il gusto della prossima sigaretta anticipandola con un caffè che un barista e una cliente hanno deciso di rovinarmi con una stucchevole discussione politica a voce troppo alta e nella quale condividevano tutto, Berlusconi è un ladro, gli italiani sono stupidi e il Pd è una merda. Non mi è sembrato il caso di intervenire anche se ero stato tirato in ballo per almeno il sessanta per cento dei loro insulti. Mi sentivo irrimediabilmente poco preparato ad affrontare la dialettica omnicomprensiva che spinge gli italiani a parlare di politica in quantità inversamente proporzionale a quanto la praticano. Per rimediare anche parzialmente decido di prendere la Repubblica ma quando mi sono reso conto che per metà giornale si approfondivano gli argomenti di poco prima al bar, passo alle pagine finali e leggo il resoconto di Gianni Clerici degli Australian Open  che il giorno prima mi ero goduto in un confortevole salotto di Kingston. Decido di trascorrere il tempo che manca alla partenza riguardando e sistemando i miei scarsi appunti di viaggio nel tentativo di trattenerne il piacere. Imbarchiamo all'ultimo momento ma puntuali, non appena siamo tutti sistemati a bordi ci informano con gentilezza che avremo avuto venti minuti di ritardo a causa di un piccolo inconveniente tecnico, la sostituzione di una lampadina. Ovviamente nessuno ci ha creduto tantomeno quando dopo un'ora eravamo ancora li.
Buonanotte
segue   

4 commenti:

Anonimo ha detto...

bene.... tra poco c'e' Wimbledon, magari potresti fuggire alle chiacchere nazional-popolari calcistiche di Giugno in Italia e venire qui a vedere il torneo..e non intendo 'solo" davanti alla TV..ma proprio ai campi...che ne dici?
;)

Massimo ha detto...

bene.... tra poco c'e' Wimbledon, magari potresti fuggire alle chiacchere nazional-popolari calcistiche di Giugno in Italia e venire qui a vedere il torneo..e non intendo 'solo" davanti alla TV..ma proprio ai campi...che ne dici?
;)

Massimo ha detto...

bene.... tra poco c'e' Wimbledon, magari potresti fuggire alle chiacchere nazional-popolari calcistiche di Giugno in Italia e venire qui a vedere il torneo..e non intendo 'solo" davanti alla TV..ma proprio ai campi...che ne dici?
;)

Basilio Scalas ha detto...

Già e magari porto la Slazengher caso mai mi fanno giocare. A occhi la vedo dura, magari cedo e mi faccio d'un colpo: HD-Blueray-Souround e Sky. Comunque mai dire mai. Forse per eccesso di connessioni i tuoi messaggi arrivano a raffica, tipo Parkinson.
Saluti