Epilogo VI: Malgrado le peripezie della giornata un lieve buon umore aveva il sopravvento sul resto. Avevo un buon posto, capivo abbastanza di lampade d'aereo; in teatro è molto usato il PAR 64 - diretto discendente della lampada in questione. In cima a una scala a libro da sei metri, di solito al buio, noi la sostituiamo e la puntiamo in cinque minuti. Insomma sentivo di aver fatto quanto umanamente possibile per tornare, solo per un attimo ho pensato che avrei potuto dare una mano per le riparazioni. Fiducioso e comodamente sistemato nel mio solitario A 27, penso alla strega rossa e ai suoi fuochi d'Africa e tiro dalle tasche il libro di Corona e l'agenda. Breve valutazione e decido per l'agenda. Dal viaggio a Barcellona prendo appunti sintetici, aiutano a ricordare, ho continuato anche a Londra fino a quando la swinging non a preso il sopravvento e addio appunti. Stiamo sorvolando Milano, quando "il pensiero ha finito il suo faticosissimo viaggio dalla mente alla mano". I nuovi cristalli civettano verdi nel marasma arancione. In poco è notte senza luna fuori dall'oblò, torno nella solitudine dei boschi di Erto, tra uomini, animali e pietre grandi come grattacieli. Stiamo atterrando do un'ultima occhiata alla lampada sull'ala, il tempo di una sigaretta, sistemo il borsalino e sono pronto alle malie della strega.
Buonanotte
Segue
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