giovedì 18 febbraio 2010

diario londinese

Nella remota possibilità che ci perdessimo a Londra un gps praticamente incorporato ci avrebbe rimesso nella giusta strada, mentre ti scarica le mail seriali e quelle personali, hai il meteo e la musica, i tg, sport, l'informazione e altro. A sfioro, con mani leggere da musicisti in tanti sono sempre connessi. Quello che da giù mi sembrava un virtuosismo di Max, era una consuetudine. A dire il vero Max mi sembra più consueto degli altri. Non obietto più a questa abitudine da quando a Mumbai, al quarto giorno raggiungo il culmine della crisi da cibo. Provinciale, mi dicevo. Eppure bastavano gli odori delle cucine misti alle spezie intense come il respiro a chiudere lo stomaco, irrimediabilmente. In albergo, dopo l'ennesima cena un pò così, solita tv, internet, notizie, mail, escort, allora non c'era facebook, ma quella sera non bastava. Il nostro target era il cibo. D'incanto nel futuribile schermo del mac air apparve un maialetto arrosto, lo sbranammo ridendo fino alle lacrime. Visto che malgrado le gozzoviglie si stava leggeri, decidemmo di continuare, questa volta con minore ansia primordiale da soddisfare, decidemmo per un menu di gran classe che si chiuse comunque con il formaggio marcio. Ricordo i sapori di quella cena a testimonianza che non tutto quanto viaggia in rete sia solo virtuale. Mi chiedo quale sarà la fame che li avvince alla rete, mentre siamo ormai nella via del locale.
Buonanotte    

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