sabato 13 marzo 2010

diario politico

Sospendo il diario londinese, spero di che non finisca in un angolo troppo difficile del magazzino dei pagherò, anzi minaccio che non appena avrò quattro o cinque notti insonni di fila a disposizione, concluderò il capitolo della giornata. Nel frattempo, col Bretone siamo i direttori tecnici protempore del Teatro Massimo, che è una bella bestia e da soddisfazione. Comincio a pensare che sia un difetto  mio  e  del  mio  socio, magari dovuto alla passione per il mestiere, fatto sta che siamo sempre in teatro, o meglio il novanta per cento della nostra vita sociale si svolge li e siccome  la materia in gioco è artistica, cioè altamente spirituale oltre che fisica, ci sentiamo nel nostro brodo e li sguazziamo per un tempo infinito. Domani vado alla manifestazione, se non la trovo, mi cercherò una piazza ben frequentata e insulterò Berlusconi come si insulta un dente marcio, morto ma fermamente deciso a non cadere.
Buonanotte

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