martedì 25 gennaio 2011

diario politico

Mi sembra complicato che dichiarino guerra anche al vaticano. In questo momento ha la rabbia a mille. Gli stanno portando via ciò che è suo, l'impero, come si usa definirlo in economia. E' ha ragione, è solo tutto più disordinato, sfilacciato ma l'hardware è più potente che mai. Nessuno lo sa meglio di lui, i sondaggi gli arrivano in tempo reale e gli confermano la tenuta del sistema. Ma dopo il vaticano, niente sarà come prima, da domani inizia la decadenza. Un altro paio di proclami minacciosi, poi la decisione. L'esilio sarebbe meglio di niente. Me lo vedo tra dieci anni, in una pausa dei  suoi affanni erotici sostenuti da macchinari sempre più invasivi e donne sempre più bambine, guardare con nostalgia il paesaggio toscano con cornice del settecento che si è portato dietro.
Buonanotte
 

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