
Oggi alle sei e qualcosa ci siamo visti all'Angi Village per far partire l'organizzazione. Date della Festa
7,8,9,10 agosto, la prossima settimana distribuiremo casa per casa un volantino di informazione e adesione. Prossimo incontro domenica alla stessa ora, chi vuole saperne di più alzi le terga e partecipi. Abbiamo affrontato il problema dello spazio conviviale, che lo scorso anno era il piazzale
Eurogarden. Un mese prima della Festa era più o meno nello stato in cui versa oggi e, quando a tutti sembrava impossibile, lo abbiamo ripulito e allestito e come sanno i tanti ospiti, era bellissimo. Ci saremo riusciti anche quest'anno, ma come tutti i supermercati, anche quello che sta nascendo sulle ceneri dell'Euro, non prevede la presenza di alberi. Via tutto, neanche uno ne è rimasto. Perciò in attesa di capire se questa scelte sia governata da una legge umana, commerciale, o è uno dei tanti modi di affrontare la qualità urbana, noi migriamo. Sulla polemica diretta indebitamente contro
Alberto Nioi, che c'entra Montelepre? Sul merito comunque se uno mi incontra e mi dice "Questa volta la festa a montelepre...l'abbiamo fatta noi!" a denti stretti magari ma ci rido su, le stesse parole scritte in un commento anonimo diventano un po meschine a scapito degli stessi argomenti. Ricordo poco di quella vicenda dell'assegnazione dei nomi ai luoghi e tanto meno ricordo cosa disse di così irrispettoso Alberto. Invece ricordo Cavalier Piras, lo associo al profumo di tabacco, era tra le prime commissioni lontano da casa, "sei Alfa senza filtro" imploravo. Signorina Greca la figlia, gentile ed efficace, strappava alla perfezione una fettina di giornale e confezionava un paccheto da sei magistrale. Il cavaliere padrone di casa, stava spesso al tabacchino e noi bambini lo temevamo, era come dire marziale. Quando qualche anno fa ho visto il suo busto nel piazzale delle scuole, sulle prime non l'ho riconosciuto, per me era un vecchio, mentre il bronzo lo ritrae giovane. Solo dopo ho pensato che c'entrava davvero poco con i bambini e tutto il resto. Con la Festa dello scorso anno mi sono abituato all'idea e ormai il Cavalier mi sta anche simpatico. In quanto ai piccoli eroi preferisco gli altri, insomma quelli ancora più sconosciuti che di solito subivano gli ordini dei cavalieri in tempo di guerra e di pace. Comunque a tutto c'è rimedio, il busto e li ad arrabbiarsi per il vociare allegro dei bambini, che essendo di Montelepre hanno confidenza con i nomignoli e pur rispettando gli eroi cominciano a chiamare la loro scuola la
"De Andrè".
Buonanotte
1 commento:
Salve,
pultroppo il nostro paese (Assemini) in un tempo lontano, era caratterizzato da "piccoli cavalieri" che si sono "distinti" in primis a nome del proprio paese, e in secundis per la Sardegna.
Questi piccoli uomini (come lei dice) hanno dato le "prime basi" della nostra piccola comunità assemininese e anche l'onore verso la patria (veda il Piras e il Pintus)..
I bambini di quella scuola elementare non hanno altro che da imparare dal "Cavalier Piras" per quello che ha fatto "non" nella "vita quotidiana", ma per la "patria". Ma pultroppo questi valori nelle scuole non vengono più insegnati.. Perchè gli insegnanti hanno lo stesso "suo" orientamento politico (che riflette la società di oggi).
Le ricordo che questi "piccoli cavalieri" hanno aiutato "fisicamente e finanziariamente" l'Assemini del tempo.. E hanno avuto i "coglioni" di lamentarsi verso i governanti monarchici, perchè il proprio paese moriva di fame..
Bè, il signor esimio Alberto Nioi uno dei tanti luminari asseminesi che verrano presto dimenticati dalla storia asseminese..
Saluti..
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